Maltrattamenti in famiglia, in tribunale il racconto choc di una donna. «Botte anche con le bottiglie piene d'acqua»

Un'aula del tribunale
Un'aula del tribunale
di Benedetta Lombo
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Sabato 5 Giugno 2021, 06:20

PORTO RECANATI - «Quando era ubriaco ci colpiva buttandoci addosso bottiglie piene d’acqua per non lasciare segni e bagnava i letti delle figlie per non farle dormire». Lo ha raccontato ieri in aula una donna di origine romena davanti al giudice Francesca Preziosi e al pubblico ministero Stefano Lanari, nel corso del processo a carico del marito, un connazionale di 44 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia.

È stata sentita come testimone insieme alle due figlie. In aula sono stati raccontati i mesi di violenze sia fisiche sia verbali vissuti a casa fino a settembre dello scorso anno quando la moglie ha deciso di porre fine a quell’incubo e denunciare il coniuge all’autorità giudiziaria. Le violenze sarebbero iniziate nel 2019. Secondo la ricostruzione accusatoria l’uomo avrebbe aggredito moglie e figlie quando era in preda ai fumi dell’alcol, per non lasciare segni sul corpo delle vittime, per colpirle, usava bottiglie piene d’acqua.

Una volta aveva scagliato contro di loro anche delle sedie, poi aveva preso la moglie per i capelli e l’aveva buttata a terra.

La moglie e le due figlie erano poi andate in ospedale e i medici le avevano visitate e curate (prognosi di sei giorni per la mamma, sette giorni per una delle due figlie e quattro giorni per uno stato di ansia a seguito di aggressione per l’altra figlia). In più occasioni il marito avrebbe minacciato di morte la moglie e umiliato e ingiuriato anche le figlie. Dopo la denuncia all’autorità giudiziaria nei confronti dell’uomo era stata disposta la misura del divieto di avvicinamento alla casa coniugale e alle persone offese e da quel momento l’uomo indossa il cosiddetto “braccialetto antistalking”, che permette la localizzazione di chi lo indossa e consente alle forze dell’ordine di poter intervenire immediatamente. L’udienza è stata rinviata al prossimo dicembre per sentire l’imputato e per la discussione. L’uomo è difeso dall’avvocato Emanuele Senesi.

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