Porto Recanati, mette in fuga i ladri
e sventa il furto ​al depuratore dell'Astea

Porto Recanati, mette in fuga i ladri e sventa il furto ​al depuratore dell'Astea
2 Minuti di Lettura
Sabato 10 Ottobre 2015, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 10:18
PORTO RECANATI - Venerdì verso le ore 22, almeno tre persone hanno tentato di rubare rame al depuratore di Santa Maria in Potenza. Più precisamente hanno tentato di impossessarsi di quasi duecento metri di cavi elettrici interrati, e la cosa gli sarebbe andata anche bene se la manovra - avevano già reciso i cavi per poterli sfilare da sottoterra e asportare - non avesse fatto scattare l’allarme.

Il depuratore di Porto Recanati è gestito, come tutto il ciclo delle acque, dalla società Astea, che veglia su di esso 24 quattro ore al giorno. L’allarme è scattato dunque presso il depuratore ma è stato raccolto dall’ufficio di sorveglianza dell’Astea a Chiarino, il cui addetto ha trasmesso l’emergenza al coordinatore di squadra per le emergenze, l'ex assessore Gaetano Agostinacchio, e al suo collega Roberto Bartolini.

Agostinacchio, abitando non troppo distante dall’impianto, è giunto sul posto con grande celerità, con ciò stesso cogliendo i ladri sul fatto e determinandone la fuga proprio nel bel mezzo dell’azione. Trovarsi di notte in quelle condizioni non deve essere stato piacevole, per Agostinacchio, anche perché non sai se oltre ai tre che supponi siano scappati ce ne sono altri ancora nascosti e magari in inattesa che tutto torni calmo per poter poi portare a termine il colpo.

Meglio dunque chiamare i carabinieri. I quali di lì a poco sono arrivati sul posto garantendo la sicurezza della squadra durante il sopralluogo. I carabinieri hanno poi raccolto la denuncia dell'Astea, anche se i ladri non hanno avuto la possibilità di portarsi dietro nemmeno un metro dell'immeritato bottino. Fortunatamente, c'è da dire, perché al di là del costo dei cavi elettrici, il danno maggiore lo avrebbe subito l'impianto di depurazione fermandosi e quindi i cittadini. Per non dire poi dell'ambiente, che come sappiamo è ampiamente minacciato da situazioni di inquinamento delle acque. E Porto Recanati ne sa qualcosa. Ad ogni modo, già il semplice fatto di aver reciso certi cavi ha determinato il blocco di parte dell'impianto, che sarebbe stato totale ove il lavoro dei ladri fosse stato in fase più avanzata. Nella giornata di ieri i tecnici dell'Astea - lavorando con abnegazione per tutto il giorno sotto una fredda pioggia battente, sono riusciti a rimettere in funzione l'impianto nella sua totalità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA