Travolse e uccise un ragazzo uscito dalla discoteca: è omicidio stradale, chiesti 3 anni per il conducente ubriaco

Porto Recanati, travolse e uccise un ragazzo uscito dalla discoteca: è omicidio stradale, chiesti 3 anni per il conducente ubriaco
Porto Recanati, travolse e uccise un ragazzo uscito dalla discoteca: è omicidio stradale, chiesti 3 anni per il conducente ubriaco
di Benedetta Lombo
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 11:26

PORTO RECANATI - Investì uccidendolo, il 25enne Federico Dottori mentre in bicicletta tornava a casa dalla discoteca. Chiesti tre anni per il giovane che era alla guida dell’auto.

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Si è svolta ieri pomeriggio in Tribunale a Macerata la discussione del processo a carico di Paolo Palmieri, 25enne loretano accusato di omicidio stradale. Il tragico incidente avvenne a Scossicci di Porto Recanati verso le 5.30 del mattino del 20 maggio 2018, quando entrambi i giovani stavano tornando a casa a Loreto.

La ricostruzione

Federico Dottori, che lavorava nell’azienda di trasporti di famiglia, quella sera aveva deciso di raggiungere il Mia e di tornare a casa in bicicletta, Palmieri invece, aveva preso l’auto, una Skoda Octavia.

Entrambi al ritorno hanno percorso la stessa strada ma subito dopo il civico 38 Palmieri ha raggiunto e tamponato la bicicletta. Un impatto violento che ha sbalzato Dottori, di Loreto, fuori dalla carreggiata facendolo finire in un campo di grano al lato della strada. Il corpo del giovane è stato trovato a sette metri dalla bicicletta, il 25enne è morto sul colpo a causa del grave trauma cranico e toracico riportati. Sul posto erano intervenuti gli agenti della polizia stradale di Camerino che effettuarono tutti gli accertamenti del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e dai controlli era emerso che Palmieri guidava con un tasso alcolemico di 1,22 g/l. Ieri la discussione con rito abbreviato. Il pubblico ministero Enrico Riccioni ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione e il legale di parte civile che tutela i familiari della vittima, l’avvocato Emanuele Senesi, si è associato alla richiesta del pm. L’avvocato dell’imputato, il legale Michele Pagano, ha invece sostenuto il concorso di colpa portando all’attenzione del giudice diversi elementi: il fatto che la vittima aveva un tasso alcolemico di poco inferiore a Palmieri, pari a 1,08, che era in sella alla propria bicicletta senza indossare un giubbotto con segni catarifrangenti (come previsto per la mezz’ora prima dell’alba), che la strada era costeggiata da una pista ciclabile e che a suo avviso la vittima avrebbe dovuto percorrerla. E poi altre circostanze, come la ridotta visibilità e il fatto che all’epoca la strada era dissestata tant’è che nella primavera dell’anno successivo il manto stradale era stato risistemato.

La figura

Il legale ha poi ricostruito al giudice anche la figura del giovane imputato, un 25enne che lavora, volontario nella protezione civile e iscritto all’Avis. Dopo la discussione l’udienza è stata rinviata a mercoledì 4 novembre per consentire eventuali repliche e per la lettura del dispositivo.

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