Hotel House, bollette da pagare all'Enel per 400mila euro e nuovi debiti

L'Hotel House
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di Giulia Sancricca
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Lunedì 15 Marzo 2021, 06:25

PORTO RECANATI - «Faremo riunioni più ravvicinate per tenere sotto controllo la situazione e valutarne l’evoluzione». Così l’amministratrice giudiziaria dell’Hotel House, Ilaria Soricetti, è intervenuta a seguito dell’ultimo incontro avuto con i condomini del palazzone di Porto Recanati. Al centro della questione sempre i 400mila euro di debito nei confronti dell’Enel a cui se ne aggiungono altri 30mila per le nuove bollette. 

 
Ma se nei giorni scorsi i decreti ingiuntivi, a cui la Soricetti aveva fatto ricorso nei confronti di chi non paga le quote condominiali, sembravano aver portato aria di tempesta con l’amministratrice pronta a dimettersi, ora pare che le acque si siano calmate ed è lei stessa a chiarire che non c’è questa intenzione. «Non è assolutamente nelle mie intenzioni dare le dimissioni - precisa Ilaria Soricetti - . Al momento non ho motivo di pensare a questo tipo di decisione. Durante l’incontro della settimana scorsa ho solo aggiornato i condomini della situazione in corso. Penso che d’ora in poi procederò con aggiornamenti a scadenza più ravvicinata per far partecipare maggiormente i condomini alla gestione». L’ultimo incontro, infatti, c’era stato a dicembre: erano trascorsi due mesi circa dal confronto con i condomini durante il quale era stato sempre affrontato il problema del mancato pagamento delle quote condominiali che si porta dietro il grande debito con l’Enel, ma anche le azioni che riguardano gli ascensori e la manutenzione della struttura. «Non ci sono novità in corso per quanto riguarda eventuali provvedimenti che l’Enel potrebbe adottare - chiarisce l’avvocato - , ma ho spiegato che è necessaria la partecipazione dei condomini alla gestione del palazzo e di questo se ne devono rendere conto».

Al momento, infatti, l’ente non ha annunciato la sospensione del servizio dell’energia elettrica, ma qualora non arrivasse nemmeno un segnale di impegno da parte dei condomini, una azione rigida dell’Enel porterebbe all’inagibilità del palazzo. L’Astea aveva già staccato il servizio idrico, oggi reso possibile grazie ad un pozzo e ad una pompa (funzionante con l’energia elettrica) che porta l’acqua in superficie. Intanto il primo cittadino resta fermo sulla sua posizione, ribadendo che la questione è privata: «Dovrebbero solo ringraziare l’Enel per la comprensione e la pazienza - dice il sindaco Roberto Mozzicafreddo, riferendosi ai condomini - . Devono dare un segnale positivo e significativo, di collaborazione, magari pagando almeno i debiti correnti. Il Comune non può e non deve assolutamente farsi carico di quel debito. È un condominio privato e devono pagare i condomini. L’avvocato Soricetti ha lavorato per fare le ingiunzioni, se decidono di non pagare sicuramente non sarà il Comune e metterci i soldi».

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