Un cagnolino Maltese sbranato e ucciso sul corso davanti agli occhi dei padroni. È stato aggredito da un Akita Americano

I carabinieri
I carabinieri
di Giulia Sancricca
3 Minuti di Lettura
Martedì 8 Giugno 2021, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 08:52

PORTO RECANATI - Domenica scorsa una coppia di Porto Recanati stava portando a spasso il proprio cane, un Maltese, in corso Matteotti. Improvvisamente il cagnolino è stato aggredito da un Akita Americano, molto più grande di lui, che lo ha azzannato senza lasciargli via di scampo. Il piccolo è morto tra le braccia dei padroni e sotto gli occhi della folla che, nel frattempo, era accorsa sul marciapiede. 

Gli sfottò e poi l'aggressione ai partecipanti all'addio al celibato: trovati i "picchiatori", per alcuni non era la prima volta


Disperata la famiglia di Porto Recanati che ha visto il suo caro fido perdere la vita in poco tempo. «Lo avevo regalato a mio nipote per il suo compleanno - racconta la donna in lacrime -.

Era con noi da quattro anni. Domenica mia figlia lo aveva lasciato con me e, visto che era stato tutto il giorno in casa, con mio marito abbiamo deciso di portarlo a passeggio. Per essere più sicura ero abituata a tenere il guinzaglio girato più volte sulla mano, così da avere il cane vicino a me. Mio marito ha notato che si girava verso di lui e mi ha detto di cederglielo. Abbiamo fatto in tempo a fare solo due passi in più quando ha sentito tirare il guinzaglio all’indietro. Ci siamo voltati e abbiamo visto una scena terribile, impossibile da dimenticare. Un cane molto più grande di lui, che poi abbiamo saputo essere un Akita Americano, lo aveva tra le fauci e non lo mollava. In attimo siamo stati circondati dai passanti del corso che, purtroppo, come noi hanno assistito inermi alla scena. Nemmeno il padrone riusciva a tenere il cane aggressivo. Quando l’animale ha mollato la presa - dice la donna - il nostro Maltese è morto tra le mie braccia. Non so spiegarle che pena è per tutti noi. Non riusciamo a dormire dal dolore». 


Sul posto sono intervenuti i carabinieri per parlare con i padroni dei due animali e ricostruire l’accaduto. La donna è indignata per quanto accaduto e annuncia una battaglia per evitare che fatti simili accadano di nuovo. Anche Laura Jurilli, veterinaria di sua fiducia, spiega che la problematica è nazionale: «Ogni padrone dovrebbe essere più informato ed imparare a gestire il guinzaglio e la museruola del proprio cane - dice -. Da tempo ci stiamo battendo affinché in Italia venga istituito un patentino obbligatorio per i proprietari che, spesso, non sanno di andare a passeggio con armi da guerra. Conosco bene la problematica - conclude -, ogni giorno trattiamo cani che si azzuffano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA