Le sofferenze di una donna affetta dalla malattia da cinque anni: «Con l’orticaria cronica non vivo più, l’Asur non mi sospenda i farmaci»

Anna Bacchiocchi
Anna Bacchiocchi
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Lunedì 20 Giugno 2022, 05:40

PORTO RECANATI - Affetta da orticaria da angioedema cronica, chiede aiuto alle istituzioni affinché i farmaci necessari a curarla non vengano sospesi ogni cinque mesi come da protocollo. A chiedere aiuto è Anna Bacchiocchi, impiegata del Comune di Porto Recanati. Stanca della sua condizione, ha affidato ai social la sua disperazione per una malattia che, spesso, la rende irriconoscibile. 

 

La sofferenza
La foto del suo viso dice tutto sulla sofferenza che è costretta a vivere nei mesi in cui vengono sospese le cure. «Ho questa malattia da cinque anni - racconta - . Inizialmente si pensava che potesse essere transitoria, poi è diventata cronica. Ho chiesto pareri a molti specialisti, ma tutti mi hanno consigliato di rivolgermi all’allergologo Stefano Pucci, dell’ospedale di Civitanova, tra i migliori sul campo. Anche lui ha cercato in tutti i modi di aiutarmi, ma come tutti i medici deve seguire le direttive». Il disagio di Bacchiocchi deriva dalle modalità di somministrazione del farmaco che la aiuta a fare una vita normale. «Il problema - dice - è che posso ricevere le punture tutti i mesi per cinque mesi, poi debbo sospendere la cura per tre mesi. Un protocollo che seguono tutte le persone con la mia stessa malattia». 

Gli effetti
«Non si sa - precisa - se questa sospensione sia dovuta all’elevato costo del farmaco o a controindicazioni ed effetti collaterali. Fatto sta che nei tre mesi di sospensione i sintomi della malattia tornano prepotentemente a farsi sentire: occhi, labbra e lingua si gonfiano e diventano doloranti. È una situazione invivibile. Io, anche a nome di coloro che soffrono come me, chiedo alle istituzioni di intervenire». La sindrome orticaria da angioedema è un’affezione frequente. Essa si caratterizza per la presenza di piccole lesioni edematose e pruriginose, contornate da un alone di eritema. Spesso si associa ad angioedema, una tumefazione del volto, degli arti o di altre parti del corpo causate da un edema della pelle. 

L’impegno
«Dopo il mio appello sui social - confida la donna - sono stata contattata prima dalla segreteria dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, e poi dalla presidente della commissione Sanità Elena Leonardi che, da portorecanatese, conosceva già il mio problema. Entrambi si sono impegnati a sottoporre agli organi superiori il problema che vorrei si risolvesse per me e per tutte le persone costrette a vivere questo inferno».
Giulia Sancricca
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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