Violenza sessuale di gruppo sulla commessa dopo la festa: il prof e il muratore davanti al giudice, ma manca il terzo uomo

Violenza sessuale di gruppo sulla commessa dopo la festa: il prof e il muratore davanti al giudice, ma manca il terzo uomo
Violenza sessuale di gruppo sulla commessa dopo la festa: il prof e il muratore davanti al giudice, ma manca il terzo uomo
di Benedetta Lombo
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Martedì 12 Aprile 2022, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 08:22

PORTO RECANATI - Violenza sessuale di gruppo su una commessa della provincia di Ancona dopo una festa in casa, fissato il processo per il professore 44enne Osvaldo Iannuzzi e per il muratore 52enne Giuseppe Padalino.

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Ritenendo che ci fossero tutti i presupposti per richiedere il giudizio immediato cautelare nei confronti dei due indagati, il pubblico ministero titolare del fascicolo, Rosanna Buccini, il 18 marzo scorso ha richiesto il giudizio immediato al giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi (una procedura che consente di andare a processo più rapidamente saltando la fase intermedia dell’udienza preliminare) e il Gip ha accolto la richiesta fissando la prima udienza del processo dinanzi ai giudici del collegio 2 (presidente Andrea Belli) al prossimo 30 maggio. L’accusa nei confronti di Iannuzzi e di Padalino è di violenza sessuale di gruppo aggravata dall’aver commesso i fatti con l’uso di sostanza stupefacente (cocaina, ndr).

Gli addebiti

Secondo la ricostruzione accusatoria il 24 aprile del 2021 i due, in concorso con un’altra persona rimasta ancora senza un nome, avrebbero compiuto violenza sessuale sulla giovane commessa: sarebbe stata gettata sul letto e mentre Padalino e la persona ignota la trattenevano per le spalle il professore avrebbe ripetutamente abusato di lei.

Dopo la denuncia della donna e le indagini della Squadra Mobile di Ancona (a cui hanno collaborato anche i colleghi della Mobile di Macerata) Iannuzzi e Padalino erano finiti in manette e rinchiusi nella casa circondariale di Pesaro. 

La difesa

Entrambi hanno sempre negato gli addebiti contestati. Tramite i propri difensori (Iannuzzi è difeso dagli avvocati Giuseppe Lupi e Luca Froldi, mentre Padalino è difeso dall’avvocato Maurizio Ballarini) hanno negato la violenza, evidenziando discrepanze nel racconto della vittima. Secondo la difesa di Iannuzzi lui e la donna avrebbero fatto pranzo insieme e consumato rapporti sessuali, poi sarebbero stati raggiunti da Padalino e dal fratello del professore con cui avrebbero trascorso un po’ di tempo in allegria, cantando e sentendo musica. Prima di cena erano andati via. 
«Neghiamo tutta la ricostruzione della presunta persona offesa, questo è quello che è successo il 24 aprile», avevano riferito in passato i legali di Iannuzzi aggiungendo che il loro assistito e la giovane mamma si erano già frequentati in altre occasioni. La persona offesa è tutelata dall’avvocato Marco Pacchiarotti del foro di Ancona.

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