Rogo alla Rimel, l’Arpam: «Inquinanti nei limiti di legge». Vigili del fuoco in azione con i droni

Rogo alla Rimel, l’Arpam: «Inquinanti nei limiti di legge». Vigili del fuoco in azione con i droni
​Rogo alla Rimel, l’Arpam: «Inquinanti nei limiti di legge». Vigili del fuoco in azione con i droni
di Benedetta Lombo
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Sabato 10 Dicembre 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 07:31

POLLENZA - Dati confortanti, anche se sono soltanto le prime indicazioni. Nel pomeriggio di ieri l’Arpam ha diffuso i primi numeri relativi alle concentrazioni di agenti inquinanti nell’aria di Pollenza Scalo rilevati nei giorni scorsi dal laboratorio mobile posizionato dall’agenzia in seguito al rogo scoppiato alla Rimel.

 

In particolare, i dati riportati sono relativi alle concentrazioni ora per ora di benzene, monossido di carbonio e monossido di azoto registrate dalle 21 di martedì scorso (quindi poco meno di 24 ore dopo l’incendio) alle 11 della mattinata di ieri, mentre per quanto riguarda le polveri sottili è riportata la media giornaliera registrata nelle giornate di mercoledì e giovedì. 
L’unico sforamento, rispetto ai limiti di legge, è quello che è stato rilevato alle 21 di martedì sera, quando il monossido di carbonio ha toccato i 12,3 milligrammi per metro cubo, sopra il 10,0 fissato come limite di legge.

Nelle ore successive, però, il valore è andato progressivamente scendendo fino ad assestarsi stabilmente, a partire dal pomeriggio di mercoledì, tra l’1,0 e l’1,1.

Nessun problema per il benzene (ma salito oltre gli 0,5 nanogrammi a metro cubo contro un limite di legge di 5,0), né per il biossido di azoto (salito al massimo a 31,0 nanogrammi al metro cubo contro una soglia di 200). Nessuno sforamento neanche per quanto riguarda le polveri sottili, lontane dai 50 nanogrammi al metro cubo fissati come paletto dalla legge (giovedì il picco massimo ha raggiunto i 32,0). «Dai dati rilevati si osserva come gli inquinanti caratteristici della combustione, come ossido di carbonio e ossidi di azoto, subiscano una graduale e costante diminuzione durante tutto il monitoraggio, rimanendo nei limiti di legge pressoché in tutte le fasce orarie – precisa l’Arpam in una nota –. Al momento non si esclude che anche nelle prossime ore possano essere ancora percepiti odori di bruciato da parte della popolazione, in quanto le condizioni meteoclimatiche non sono favorevoli alla diffusione dei fumi verso gli strati alti della troposfera, e di conseguenza ostacolano la diluizione delle sostanze inquinanti».

L’allarme, in particolare tra i residenti di Casette Verdini e Sforzacosta, resta però elevato, soprattutto perché, nonostante le rassicurazioni, continua a percepirsi un forte odore di bruciato. Nonostante la riapertura delle scuole di ieri, diversi genitori hanno preferito tenere i bambini a casa e un gruppo di residenti sta organizzando un’assemblea pubblica, fissata per lunedì sera alle 21 alla sala parrocchiale di Casette Verdini. Si discuterà della situazione e di eventuali azioni da portare sul tavolo delle istituzioni e delle forze dell’ordine. C’è anche chi pensa a una class action per eventuali danni ambientali. Per quanto riguarda il fronte delle indagini ieri i vigili del fuoco hanno proseguito negli ultimi interventi di spegnimento e messa in sicurezza, sempre in giornata gli uomini del 115 hanno effettuato video e foto dall’alto del capannone attraverso l’utilizzo di droni, si tratta di un accertamento utile a cristallizzare dall’alto come sono collocati i materiali e come si è sviluppato l’incendio. 
Oggi lo stabile verrà posto sotto sequestro per consentire agli inquirenti di effettuare successivamente tutte le verifiche necessarie, al momento il fascicolo per incendio colposo resta aperto contro ignoti, eventuali sviluppi potranno esserci dopo il deposito dell’informativa dettagliata dei vigili del fuoco sul tavolo del pubblico ministero Enrico Riccioni. Gli inquirenti dovranno anche approfondire le dinamiche che riguardano l’allarme, ovvero capire che tipo di allarme era stato installato, se antintrusione, antincendio o entrambi e quando è scattato.

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