MACERATA Tre conferme nel
Maceratese. Nessun cambio al vertice dei Comuni di
Gagliole,
Penna San Giovanni e
San Ginesio. I cittadini hanno scelto la continuità rieleggendo i sindaci che hanno guidato i tre paesi negli ultimi cinque anni. Asso pigliatutto per Sandro Botticelli a Gagliole che ha battuto lo sfidante Giulio Zamparini per 276 voti a 15. «Sono molto soddisfatto di questo risultato -
il commento di Botticelli -, auspicavo la vittoria per il lavoro che abbiamo fatto in questi cinque anni. Abbiamo avviato tanti progetti con i fondi del Pnrr, i cui lavori sono stati appena iniziati, vorrei vederli terminati. Altro punto fondamentale è la ricostruzione post terremoto».
I festeggiamenti
Esulta pure Giuliano Ciabocco a San Ginesio, riconfermato con 1.345 voti contro i 346 dello sfidante Nicola Ferranti. «Credo che i cittadini abbiano gradito tutte le produttività che abbiamo messo in programma per la rigenerazione generale di un territorio - spiega Ciabocco -. Abbiamo fatto una campagna elettorale tranquilla, dicendo quello che avevamo fatto e dovevamo fare.
San Ginesio ha capito e siamo felici e orgogliosi di poter continuare questa opera. Dedico questa vittoria a San Ginesio, alla squadra, a Isabella Parrucci e a suo padre Pietro Enrico che non c’è più: cinque anni fa è nato tutto da lui e oggi è la persona che più mi manca in questa squadra». Dall’altra parte Ferranti ritiene comunque l’esito delle elezioni «un grande risultato. Siamo partiti da zero un mese e mezzo fa - dice -, il nostro obiettivo era di iniziare un percorso e ci siamo riusciti ottenendo quattro posti in Consiglio».
La corsa solitaria
Stefano Burocchi, che correva in solitaria a Penna San Giovanni, ha superato pure il secondo ostacolo (quello dei voti validi) e ha ottenuto la rielezione. Già domenica, infatti, aveva superato il quorum necessario del 40% e ieri ha incassato il 62,34% di preferenze (per vincere avrebbe dovuto ottenere il 50% più uno dei voti validi). Ora potrà ripartire con il lavoro avviato. «Una delle prime cose positive è che nella comunità pennese non c’è interruzione di governo - dice -. I famosi primi cento giorni per noi sono pienamente produttivi e riguarderanno il raggiungimento di obiettivi ambiziosi. La questione più importante, o meglio determinante, è la definizione dei progetti finanziati dal Pnrr per non perdere i 2,4 milioni da mettere su carta».