Omicidio a Civitanova, la compagna dell'assassino: «Quell'uomo chiedeva l'elemosina. Era insistente»

Omicidio a Civitanova, la compagna dell'assassino: «Quell'uomo chiedeva l'elemosina. Era insistente»
Omicidio a Civitanova, la compagna dell'assassino: «Quell'uomo chiedeva l'elemosina. Era insistente»
di Daniel Fermanelli
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Sabato 30 Luglio 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 15:50

CIVITANOVA - «Quell’uomo chiedeva i soldi con insistenza. Si è avvicinato a me con grande invadenza e il mio compagno ha perso le staffe». Lo ha raccontato alla polizia la compagna di Filippo Claudio Ferlazzo. La donna, una civitanovese di 45 anni, è stata sentita in commissariato, come persona informata sui fatti, dagli agenti della Squadra mobile della questura di Macerata. 


L’ipotesi 


Smentita l’ipotesi, di cui si era parlato in un primo momento, secondo cui la donna aveva ricevuto apprezzamenti e molestie di tipo sessuale da parte del nigeriano. Il compagno della 45enne, originario di Salerno, vive in provincia di Macerata dallo scorso maggio e lavora come operaio metalmeccanico in un’azienda di Civitanova Alta. Era già finito nel mirino delle forze dell’ordine nell’ambito di un’indagine per reati contro il patrimonio. Ma mai era stato protagonista di episodi di violenza. Increduli i colleghi di lavori. «In azienda non aveva mai dato problemi. Preferisco non aggiungere altro», taglia corto uno di loro. Ferlazzo è difeso d’ufficio dall’avvocato Roberta Bizzarri.
 

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