Natale di sangue nel Maceratese: tre omicidi negli ultimi nove anni

Natale di sangue nel Maceratese: tre omicidi negli ultimi nove anni
Natale di sangue nel Maceratese: tre omicidi negli ultimi nove anni
di Benedetta Lombo
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Domenica 27 Dicembre 2020, 05:30

MACERATA - In nove anni tre omicidi hanno macchiato di sangue i giorni di Natale, l’ultimo su cui stanno lavorando gli inquirenti è quello che si è consumato la sera del 24 a Montecassiano dove Rosina Cassetti, 78 anni, è stata trovata senza vita in casa. 

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Prima di questo delitto, un altro dramma sconvolse la provincia: la sera del 24 dicembre del 2014 a San Severino una mamma di 38 anni, Debora Calamai, uccise a coltellate il figlio Simone Forconi.

Il ragazzino a 13 anni aveva vissuto il dramma della separazione dei genitori e della fragilità psicologica della madre. La sera della vigilia Simone era a casa della donna, alle 21.30 furono i vicini di casa, in via Zampa 70, a sentire le urla del piccolo e della donna, poi il silenzio. Simone cercò di scappare sul pianerottolo quando fu raggiunto da nove fendenti, la mamma aveva ancora il coltello da cucina stretto in mano all’arrivo dei carabinieri. L’anno successivo Debora Calamai venne prosciolta dall’accusa di omicidio, non era capace di intendere e di volere al momento del fatto quindi non imputabile, ma socialmente pericolosa per questo il giudice dispose una misura di sicurezza di 10 anni da scontare in una Rems.

Tre anni prima, la notte di Natale del 2011, una banda di albanesi assalì la villa di un consulente finanziario di 60 anni, Stefano Terrucidoro, in contrada Ricciola a Recanati. Il professionista era nella dependance quando verso l’una fu svegliato dal rumore di colpi di mazza inferti contro una vetrata andata in frantumi, spaventato prese la sua Smith & Wesson regolarmente detenuta e sparò un colpo che centrò in volto un albanese di 27 anni. Fu indagato per eccesso colposo di legittima difesa ma l’indagine fu poi archiviata. Di quel delitto resta una zona franca di solitudini, quella di un uomo che per difendersi ha ucciso un ragazzo e quella di un cadavere in terra straniera che nessuno ha mai reclamato. Allargando lo sguardo a tutta la regione si registra anche un altro fatto: la sera del 25 dicembre 2018 a Pesaro il fratello di un pentito fu ucciso a colpi di pistola da due killer incappucciati. 

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