Residenze false dalla Campania alle Marche per pagare meno l'assicurazione, in 10 a processo per frode

Il palazzo di giustizia a Macerata
Il palazzo di giustizia a Macerata
di Benedetta Lombo
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Giovedì 6 Maggio 2021, 08:40

RECANATI - Da Napoli a Macerata il premio assicurativo diminuiva anche di 1.800 euro e in otto avevano fatto risultare di essere residenti nel comune marchigiano. Tutti e otto, insieme a un parrucchiere maceratese che all’epoca avrebbe agito da procacciatore di clienti e al sub agente recanatese dell’agenzia assicurativa con sede nella città leopardiana, ieri sono stati rinviati a giudizio.

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L’udienza 
Il processo a loro carico si aprirà il 4 febbraio del 2022 dinanzi al giudice Francesca Preziosi. A disporre il rinvio a giudizio è stato il gup Claudio Bonifazi dopo aver respinto le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dagli avvocati (che avevano ritenuto competente per territorio il Tribunale di Napoli, zona in cui risiedono quasi tutti gli imputati, o di Venezia dove c’è la sede principale della compagnia assicurativa). I fatti contestati sarebbero avvenuti tra marzo e ottobre del 2015. Secondo la procura – il fascicolo è del sostituto procuratore Claudio Rastrelli, mentre l’accusa ieri è stata sostenuta in aula dal collega Enrico Riccioni – Marco Credentino, parrucchiere maceratese di 54 anni originario di Pomigliano D’Arco, avrebbe agito da procacciatore di clienti, mentre Fabio Ciccarelli, 50 anni, sub agente di un’agenzia assicurativa di Recanati avrebbe indicato falsamente che il cliente di turno risiedeva a Macerata consentendo a quest’ultimo di stipulare un contratto di assicurazione auto più che conveniente. Tutto questo sarebbe avvenuto per otto volte, con otto clienti diversi: Filippo Calvino, 36 anni di Napoli; Antimo Principe, 46 anni di Pomigliano; Luigi Ruggiero, 41 anni di Melito di Napoli; Luigi Miele, 56 anni di Casoria; Francesco Tortora, 52 anni di Afragola; Pasquale Madonna, 71 anni di Napoli; Maria Corvino, 50 anni di Villa Literno; Giuseppe Esposito, 73 anni di Napoli. Tutti, in concorso tra loro per ciascuna assicurazione attivata, sono accusati di frode assicurativa e uso di atto falso. Facendo risultare la residenza a Macerata i risparmi per ciascun automobilista campano erano notevoli: per una Fiat Punto il premio crollava da 1.924 euro a 540 euro; per una Smart Fortwo il premio era di 1.170 euro contro i 2.163; per una Fiat Seicento si passava dai 1.760 euro di Napoli a 917 euro di Macerata; per una Fiat Bravo da 1.727 euro a 819; per una Citroen C3 pluriel da 1.111 euro a 438; per un’Alfa Romeo 147 da 2.597 euro a 744; per una Fiat Stilo da 2.554 a 659; per una Ford Focus da 1.967 a 1.213. 
La decisione 
Ieri dunque per tutti e dieci gli imputati si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Bonifazi che ha disposto per tutti il rinvio a giudizio.

Gli imputati, che rigettano gli addebiti contestati, sono difesi tra gli altri dagli avvocati Donato Attanasio, Gianluca Gattari e Donatello Prete.

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