Morrovalle, Silvana Codoni uccisa da un'emorragia cerebrale, ma dona la speranza ad altri malati

Morrovalle, Silvana Codoni uccisa da un'emorragia cerebrale, ma dona la speranza ad altri malati
Morrovalle, Silvana Codoni uccisa da un'emorragia cerebrale, ma dona la speranza ad altri malati
di Giulia Sancricca
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 07:39

CIVITANOVA - Un ultimo atto d’amore. Un altro messaggio di generosità che arriva dal Maceratese. Silvana Codoni, di Morrovalle, è morta a 73 anni e i familiari hanno donato gli organi salvando la vita di tre persone. È così che il dramma di una famiglia si trasforma in speranza per altre tre e anche il peso dell’assenza improvvisa di un proprio caro sembra farsi più leggero, per quanto possa essere possibile. Questa volta la storia di solidarietà viene da Civitanova. E a darne notizia sono il commissario dell’Ast di Macerata Antonio Draisci e la sub commissario sanitario Daniela Corsi. 

Il racconto

«Con un atto di immensa generosità ha migliorato la vita di tre persone».

Sono le parole di Antonio Draisci su quanto accaduto all’ospedale di Civitanova, dove nella notte tra martedì e ieri, nel reparto di Rianimazione che vede come responsabile la dottoressa Anna Monaco, (che è anche coordinatrice locale della donazione), è stata accertata la morte cerebrale della 73enne. Codoni era arrivata in ospedale per una grave emorragia cerebrale il 5 febbraio scorso. Nonostante le cure del caso, il quadro clinico è repentinamente peggiorato. La famiglia, già sensibile al tema della donazione, ha acconsentito al prelievo di organi interfacciandosi con gli stessi sanitari affinché questo gesto d’amore potesse essere possibile. 

L’espianto

E così a Civitanova è giunta l’equipe chirurgica dell’Azienda Ospedaliera di Ancona che ha prelevato il fegato, già impianto nella stessa sede anconetana, e i reni in attesa di destinazione. «La donazione è un processo complesso – dice Daniela Corsi -, che richiede la collaborazione di più professionisti per diverse ore: medici, infermieri, Oss, tecnici di elettroencefalografia e di radiologia, biologi e persino autisti, centralinisti e personale delle pulizie che fin da ieri hanno collaborato alla realizzazione di questo grande obiettivo. Il trapianto infatti consente ai pazienti una qualità della vita che nessuna altra terapia sarebbe in grado di garantire». La direzione dell’Ast esprime «un grande ringraziamento ai familiari della paziente per la grande generosità dimostrata, poiché la donazione è soprattutto cultura della solidarietà, poiché si tratta di restituire un pezzo di vita a chi corre il pericolo di non averla più». I funerali della 73enne si svolgeranno oggi alle 10 nella chiesa di San Bartolomeo.

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