Morrovalle, inchiesta biogas, l'Appello cancella tutte le accuse: assolti imprenditori e funzionario

Morrovlle, inchiesta biogas, l'Appello cancella tutte le accuse: assolti imprenditori e funzionario
Morrovlle, inchiesta biogas, l'Appello cancella tutte le accuse: assolti imprenditori e funzionario
di Benedetta Lombo
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Giovedì 13 Luglio 2023, 10:38

MORROVALLE - Inchiesta sul biogas, in Appello cadono le accuse per gli imprenditori Antonio e Alessandro Lazzarini, 78 e 48 anni, padre e figlio, e per l’ex funzionario Sandro Cossignani. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati nei confronti degli imprenditori Diego Margione e Guido Leopardi Dittajuti. Soddisfazione è stata espressa dalla difesa degli imprenditori Lazzarini: «Sono imprenditori che tanto hanno investito anche in ambito locale, nonostante fosse maturata la prescrizione la Corte ha assolto nel merito dichiarando che “il fatto non sussiste”», ha puntualizzato l’avvocato Coltorti.

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L’indagine

L’indagine, su presunte irregolarità nelle procedure per regolamentare e autorizzare gli impianti a biogas (i fatti risalgono a più di 10 anni fa), era approdata in Tribunale ad Ancona «e l’impianto accusatorio già in primo grado era stato sostanzialmente smantellato», ha spiegato l’avvocato Renato Coltorti che difende i Lazzarini e la ditta Campomaggio 86 di Morrovalle. 

L’accusa

A carico dei due imprenditori di Morrovalle era rimasta l’accusa di corruzione impropria per la quale in primo grado erano stati condannati entrambi a due anni (con loro era stato condannato anche Cossignani all’epoca funzionario della Regione).

Tutti e tre in Appello sono stati assolti nel merito con la formula “perché il fatto non sussiste”. «Le autorizzazioni richieste dalla Campomaggio non solo non hanno avuto un percorso preferenziale ma addirittura sono state rilasciate in ritardo», ha aggiunto l’avvocato Coltorti che difendeva Alessandro e Antonio Lazzarini, quest’ultimo insieme alla collega Stefania Carotti. La società Campomaggio 86 era stata condannata in primo grado al pagamento di una sanzione di 38.700 euro e in Appello sono cadute le accuse anche per la società. In primo grado, nell’ambito della stessa inchiesta erano stati condannati anche l’imprenditore maceratese Diego Margione, 49 anni, difeso dagli avvocati Manuel Formica e Gianfranco Formica, e il conte Guido Leopardi Dittajuti, 61enne, osimano. Anche loro avevano impugnato la sentenza in Appello e nei loro confronti i giudici dorici hanno dichiarato il non doversi procedere per prescrizione.

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