Morrovalle, morte di Azka: i fratelli
confermano le accuse al padre

Morrovalle, morte di Azka: i fratelli confermano le accuse al padre
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Sabato 24 Marzo 2018, 12:05
MORROVALLE-  Maltrattamenti sui tre figli minorenni, i ragazzi confermano le accuse. Si è svolta ieri mattina nell’aula protetta al terzo piano del Palazzo di giustizia, l’audizione dei tre figli di Muhammad Riaz, il muratore quarantaquattrenne pakistano accusato dell’omicidio preterintenzionale della figlia Azka. I tre minorenni di 12, 14 e 16 anni sono stati sentiti con la formula dell’incidente probatorio davanti al Gip Domenico Potetti, al Pm Micaela Piredda e al difensore del padre, l’avvocato Francesco Giorgio Laganà nell’ambito del procedimento per maltrattamenti in famiglia pendente a carico del pakistano.
Davanti al perito, la psicologa Monia Vagni i tre ragazzini hanno risposto alle domande poste confermando le accuse nei confronti del padre. Sarebbero emerse però imprecisioni in merito alla descrizione e al ricordo degli episodi specifici. Nei prossimi giorni il perito nominato dal giudice dovrà stabilire la capacità dei tre minorenni di rendere testimonianza per capire se quanto riferito ieri sia da ritenere attendibile o meno. Le accuse sono di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti dei figli e violenza sessuale nei confronti di Azka la figlia maggiore, di 19 anni, morta il 24 febbraio scorso investita da un’auto a Trodica di Morrovalle mentre il padre era poco distante in macchina. Per quanto riguarda l’accusa di maltrattamenti Riaz avrebbe aggredito con parolacce e lesioni fisiche anche usando un bastone da cricket e oggetti contundenti dopo aver abusato di alcol, i tre figli minorenni.
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