«Classi pollaio e studenti trasferiti? Noi faremo il possibile per evitarlo». Il sindaco Pecora scrive a Filisetti

Rolando Pecora
Rolando Pecora
di Daniel Fermanelli
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Giovedì 31 Marzo 2022, 08:25

MONTELUPONE - Classi pollaio o accorpate ad altri istituti: è la situazione che il Comune di Montelupone si ritroverebbe ad affrontare a partire dal prossimo anno scolastico. Per questo il sindaco Rolando Pecora ha scritto al dirigente Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, per modificare il provvedimento. Quest’ultimo, infatti, ha comunicato che dall’anno scolastico 2022/23 i 30 ragazzi che oggi frequentano le due classi di quinta elementare a Montelupone si ritroveranno in una sola classe di prima media. 


«Siccome si tratterebbe di un numero troppo alto per una sola sezione – spiega Il sindaco Rolando Pecora - è stato disposto che “un certo numero di questi venga riorientato verso una prima media di Potenza Picena”.

Bisogna considerare che per quel “certo numero” a cui si fa riferimento, si dovrà attivare un pulmino. Da quanto mi è stato riferito, inoltre – continua il sindaco - la capienza delle aule della scuola media di Potenza Picena non è tale da sopportare un esubero e, nel novero complessivo dei ragazzi interessati, ce n’è uno con disabilità».

Non è tutto. «I nostri giovani si ritroveranno - prosegue il primo cittadino - non per loro scelta o delle loro famiglie, in un diverso contesto sociale, un diverso contesto diocesano e diversi percorsi formativi rispetto ai coetanei con i quali vivono, giocano, fanno sport quotidianamente». La legge - evidenzia il Comun - prevede “di norma” (ante Covid) un numero minimo per classe di 16 alunni: a Montelupone ce ne sarebbero 15 + 15 nel caso di due classi di prima media, di cui una con un alunno disabile, che comporta una deroga, imponendo un tetto di massimo 20 alunni nella stessa classe: da ciò deriverebbe lo spostamento forzato di 10 alunni.

«Considerato tutto ciò - prosegue Pecora -, qualora venisse mantenuta la disposizione comunicata, questa risulterebbe dannosa per la nostra comunità, per la formazione dei nostri giovani, per lo sviluppo delle relazioni sociali nonché irrispettosa delle legittime aspettative per un giovane disabile e questo è grave. Inoltre, anche se è l’aspetto a cui rivolgo meno attenzione, sarebbe una spesa in più per le casse comunali e quindi per i conti pubblici per qualcosa che non sarebbe un servizio, anzi. Chiedo in ultimo: con quale criterio si sceglieranno gli alunni che devono essere spostati a Potenza Picena? Alla luce di queste problematiche e domande, insieme alla dirigente scolastica, abbiamo scritto al dottor Filisetti richiedendo una modifica del provvedimento, ma ad oggi non ho ricevuto ancora risposta. Di certo non potremo consentire che quanto teorizzato avvenga».

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