Notte choc, il 50enne davanti al giudice. Il legale: «Non voleva uccidere il padre»

Notte choc, il 50enne davanti al giudice. Il legale: «Non voleva uccidere il padre»
Notte choc, il 50enne davanti al giudice. Il legale: «Non voleva uccidere il padre»
di Benedetta Lombo
3 Minuti di Lettura
Domenica 12 Giugno 2022, 05:30

MONTECOSARO  - «Viveva in una situazione di disagio, non voleva uccidere il padre, voleva chiedere aiuto a un poliziotto. È stato lui stesso a chiedere al giudice di poter andare in una struttura psichiatrica in grado di aiutarlo». A spiegarlo ieri è stato l’avvocato Aldo Rino Sichetti, difensore di Gianluca Marzocco, il 50enne civitanovese arrestato alle prime ore di giovedì scorso dopo che aveva costretto il padre 84enne a stare seduto per ore su una sedia in cucina e a subire aggressioni e ferite con una mannaia e un coltello che aveva in mano.

Una nottata di terrore conclusa con un blitz dei carabinieri che lo hanno bloccato (non senza riportare ferite) con due scariche di taser.

Il 50enne ha agito con una furia incontenibile alimentata da ripetute assunzioni di cocaina avvenute anche durante le trattative con i carabinieri. «È dispiaciuto di non poter parlare con i familiari – ha aggiunto il legale -, per chiarirsi, per scusarsi, per spiegare che non aveva intenzione di uccidere il padre». Da giovedì mattina il 50enne è al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova, sedato e piantonato, lo sarà anche nelle prossime ore fino a quando i medici non riterranno che le sue condizioni siano tali da poter essere trasferito in carcere. Ieri mattina infatti è stata fissata la convalida dell’arresto.

L’udienza era stata programmata per le 9 in Tribunale a Macerata, il 50enne aveva espresso la volontà di partecipare ma per i medici non era trasportabile per cui il Gip Domenico Potetti, il cancelliere e il legale hanno raggiunto la struttura sanitaria civitanovese per celebrare lì l’udienza. Formalmente il 50enne si è avvalso della facoltà di non rispondere «ha una grossa confusione sugli accadimenti, non era in grado di spiegare quanto accaduto ma ha detto di non aver avuto l’intenzione di uccidere il padre», ha spiegato l’avvocato Sichetti. Il giudice ha convalidato l’arresto e, ritenendo la sussistenza del pericolo attuale e concreto di una reiterazione del reato da parte dell’arrestato, ha disposto la misura della custodia in carcere. Appena i medici stabiliranno che potrà essere dimesso l’uomo sarà condotto in prigione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA