In taxi da Foligno a Montecassiano per riportare la ex dalla mamma, poi tenta di sfilare la pistola a un carabiniere

Una pattuglia dei carabinieri durante un controllo
Una pattuglia dei carabinieri durante un controllo
di Benedetta Lombo
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Martedì 27 Ottobre 2020, 03:05

MONTECASSIANO - In taxi da Foligno a Montecassiano per riportare la ex a casa della mamma. Arrivati a destinazione dà in escandescenze e se la prende con i carabinieri, prima cerca di rubare la pistola dalla fondina del militare poi prova a colpirlo con una testata: in manette in folignate di 42 anni. è accusato di resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto è accaduto domenica scorsa.

La coppia conviveva a Foligno, ma all’ennesima discussione la donna aveva deciso di troncare la relazione e di tornare a casa dalla mamma a Montecassiano in taxi. Il 42enne però aveva deciso di accompagnarla fino a casa e quando la donna è entrata nell’abitazione materna lui avrebbe dato in escandescenze urlando e minacciando un po’ tutti, sia la ex sia i suoi familiari.

A quel punto la madre della donna, temendo che la situazione potesse degenerare ha preso in mano il telefono e ha chiamato il 112. Dalla centrale operativa è immediatamente scattata la richiesta di intervento ad una pattuglia della Sezione radiomobile del Norm guidato dal tenente Massimiliano D’Antonio che nel giro di pochi minuti ha raggiunto il posto segnalato. Erano le 21. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato il giovane che sbraitava in giardino verso l’abitazione e il tassista che cercava tranquillizzarlo ma senza grandi risultati.

L’uomo non si sarebbe controllato neppure all’arrivo dei carabinieri continuando ad urlare all’indirizzo della ex e dei suoi familiari che erano in casa minacce niente affatto velate: «Vi ammazzo di botte, vi spacco la faccia». Alle minacce erano seguiti insulti alla ex. Alla fine i carabinieri sono riusciti a calmarlo, ma la pacatezza è durata poco. Il 42enne, infatti, avrebbe iniziato a spingere un carabiniere per cercare di entrare in casa, poi, all’improvviso, ha afferrato il calcio della pistola di ordinanza che il militare aveva nella fondina, ma grazie alla reazione immediata del carabiniere e al sistema di sicurezza della fondina, non era riuscito a prenderla. La reazione del militare però è stata immediata, il 42enne è stato immobilizzato e portato verso la macchina e lì ha provato a colpire con una testata, ma senza riuscirci, il carabiniere.

A quel punto è stato ammanettato, fatto salire in auto e portato in caserma dove è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Di quanto accaduto è stato avvisato il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Margherita Brunelli che ha disposto che l’uomo venisse rinchiuso nella camera di sicurezza della caserma di Macerata in attesa del processo per direttissima fissato per ieri mattina davanti al giudice Francesca Preziosi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo.

Condotto in Tribunale dai carabinieri il 42enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il pubblico ministero, vista la gravità del fatto, non ha prestato il consenso al patteggiamento e ha chiesto al giudice l’applicazione della misura degli arresti domiciliari, in subordine l’obbligo di dimora nel comune di Foligno. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto e per quanto riguarda la misura ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Il legale del 42enne l’avvocato Carla Pantosti del foro di Perugia, ha chiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato al 27 novembre.
 

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