MONTECASSIANO - Il sorriso fiero di chi ha vinto l’ennesima gara. Gli occhi che guardano avanti, al futuro. E un fisico da atleta che questa volta, però, lo ha tradito. È difficile credere che anche un giovane nuotatore di 17 anni come Emanuelle Alessandro Pandele possa essere strappato alla vita. Eppure una grave malattia autoimmune ed il Covid sono stati fatali per la vittima più giovane (otto quelle del 10 gennaio in regione, ndr) che la pandemia ha fatto registrare lunedì scorso nelle Marche.
Il ragazzo, figlio di genitori romeni ma nato in Italia e residente a Montecassiano, è deceduto lunedì sera nel reparto di rianimazione dedicato ai pazienti Covid dell’ospedale di Torrette, ad Ancona.
A questa situazione già complicata, tanto che spesso la malattia rara non lascia scampo nemmeno a pazienti giovani come lui, si è aggiunto il Covid. I medici dell’ospedale anconetano hanno provato fino all’ultimo a salvargli la vita, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Emanuelle si è arreso, nonostante la sua tempra da sportivo, lunedì sera alle 22.30. In poco tempo la notizia della sua morte ha raggiunto i suoi coetanei e le persone che lo conoscevano. Studente dell’Ipsia Corridoni, Emanuelle aveva brillato nelle piscine di tutta la regione nelle gare a cui partecipava come atleta tesserato del Centro Nuoto Macerata.
Tanti, infatti, i messaggi di cordoglio che sono arrivati alla sua seconda famiglia, quella del nuoto. Sebbene avesse lasciato gli allenamenti e le gare da circa un anno e mezzo, nessuno aveva dimenticato il suo talento («era una promessa», dicono gli amici), nemmeno ai vertici regionali della Federazione italiana nuoto che sulla pagina Facebook hanno scritto: «Il Comitato regionale Marche si stringe intorno alla famiglia del ragazzo in questo difficile momento, partecipando al dolore di quanti lo conoscevano meglio o lo avevano semplicemente incontrato in vasca per gli allenamenti o in occasione delle gare».
Una notizia che ha sconvolto anche Macerata, dove la mamma Mihaela è titolare di un negozio di generi alimentari tipici della Romania in via Roma, e Montecassiano dove la famiglia vive. «Sono rimasto senza parole - il commento del sindaco Leonardo Catena -. Una giovane vita che viene a mancare è un fatto drammatico. Siamo molto scossi. Non conoscevo direttamente il giovane, ma non posso far altro che essere vicino ai suoi cari».