Omicidio Rosina, lo sfogo del padre di Enea:«A lui l’ergastolo e gli altri liberi? Questa sentenza mi lascia allibito»

Enea Simonetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio della nonna Rosina Carsetti avvenuto nel Natale 2020
Enea Simonetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio della nonna Rosina Carsetti avvenuto nel Natale 2020
di Daniel Fermanelli
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Dicembre 2022, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 21:33

MONTECASSIANO -  «Enea in carcere con una condanna all’ergastolo e la mamma e il nonno liberi: la sentenza mi lascia allibito». È un vero e proprio sfogo quello di Daniele Simonetti, padre di Enea, il 22enne di Montecassiano ritenuto unico colpevole dell’omicidio della nonna Rosina Carsetti, avvenuto la sera della vigilia di Natale del 2020. 

 

«Enea mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che non era in casa quando è stata uccisa la nonna - racconta il padre -.

Lui a me non ha mai mentito, non è capace di dirmi bugie. Le stesse cose le ha ribadite a mia sorella, sono convinto della sua innocenza. Per fortuna questa è solo la sentenza di primo grado, c’è ancora tempo per ristabilire la verità». Daniele Simonetti in questi due anni è rimasto vicino a suo figlio. «Non l’ho mai abbandonato, sono sempre andato a trovarlo in carcere. Lui è un ragazzo buono, non ha mai alzato un dito contro qualcuno». Ma per la Corte d’Assise è stato proprio il giovane a strangolare Rosina nella villetta in cui abitavano.

Dopo il delitto aveva cambiato più volte versione e un ruolo importante lo hanno avuto anche le intercettazioni. Secondo la Procura pure la madre Arianna Orazi e il nonno Enrico sono responsabili del delitto ma i giudici - per quanto riguarda l’accusa principale - li hanno assolti. Nei loro confronti resta una condanna a 24 mesi (con pena sospesa) per simulazione di reato.
«È una sentenza che non sta né in cielo né in terra - ribadisce Daniele Simonetti -. Avevo messo in guardia mio figlio dalla mamma e dal nonno. Se quanto ricostruito dai magistrati fosse vero, quella condanna la meriterebbe tutta. Ma non è questo il caso. Lo ripeto, Enea mi ha detto che non ha ucciso la nonna e dai suoi occhi era chiaro che non mentiva». Poi rivela un particolare.

«La mia ex moglie Arianna giovedì sera, subito dopo l’udienza, mi ha telefonato ma non le ho risposto. A mia sorella ha detto che ora dobbiamo essere tutti uniti però io non voglio avere niente a che fare con lei». Infine la promessa. «Continuerò a stare vicino a mio figlio. Lui era convinto che sarebbe stato scarcerato invece è l’unico a rimanere dietro le sbarre, con una condanna all’ergastolo. Forse a livello processuale ha pagato la sua ingenuità. Le dichiarazioni contraddittorie? È solo un ragazzo e quando ti trovi in certi ambienti puoi avere soggezione e andare in tilt. Lui è buono ma ingenuo e in questo mi assomiglia. Ora non riesco a darmi pace, è una sofferenza indicibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA