Vuole aprire una gelateria a Monte Cavallo ma quel locale è destinato a seggio elettorale

Vuole aprire una gelateria a Monte Cavallo ma quel locale è destinato a seggio elettorale
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Martedì 16 Giugno 2020, 05:30
MONTE CAVALLO  - La burocrazia blocca implacabile la nascita di una nuova attività commerciale nel comune più piccolo delle Marche, Montecavallo. Un ulteriore ostacolo per una piccola comunità che da quattro anni cerca con grande fatica di tornare alla normalità dopo il disastri del sisma e la piaga della pandemia.
 
«Non è notizia di tutti i giorni che una famiglia di quattro persone voglia venire a vivere qua e voglia aprire un bar, ma come sempre in Italia le cose non sono mai semplici e ci si mette di mezzo la burocrazia – spiega amareggiato il sindaco Pietro Cecoli –. Diverso tempo fa abbiamo ricevuto la richiesta da parte di un’attività commerciale, dei locali dell’ex chiesa, per allestire un’attività di bar e gelateria e degustazione. Dato che ora sono liberi, da quando abbiamo riaperto la chiesa dopo i lavori, siamo stati ben felici della richiesta». A mettersi di traverso sulla strada della futura attività, ci sono niente di meno che le elezioni regionali. 

 
 
«La famiglia che è originaria del nostro comune ed aveva un’attività fuori – continua Cecoli – attende di riparare i danni della sua casa e vorrebbe venire a vivere qua, ma è emerso che il seggio per le prossime elezioni, dovrà essere per forza ospitato nell’ex chiesa, perché i militari devono dormire dentro la notte. Noi avevamo proposto invece la vicinissima sala polivalente, che si trova a soli dieci metri di distanza e di mettere davanti all’ingresso un container dove ospitare i carabinieri per la sorveglianza del seggio. Sembra che non si può fare, perché la legge prevede che devono dormire dentro la struttura».
 
Nel frattempo la situazione per il nuovo bar rimane bloccata, proprio all’inizio di una stagione turistica estiva che sta portando tantissime presenze anche nel piccolo centro del Maceratese. «Anche chi vuole portare opportunità e sviluppo in un piccolo centro come il nostro – conclude il sindaco – si deve scontrare con una burocrazia ottusa che pone sempre ostacoli. Siamo in una doppia emergenza, dopo il terremoto ed il Covid, va sostenuto chi vuole rilanciare l’economia stagnante delle nostre zone».
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