MATELICA - Il giorno dello sfratto padre e figlio minacciano l’avvocato della proprietaria di casa con un rastrello: «Se entro un minuto non sei sparito, ti distruggo la macchina, te la spacco e tutta». In due a processo per minaccia aggravata. Si è aperto ieri mattina in Tribunale a Macerata il processo a carico di due matelicesi, padre e figlio, rispettivamente di 77 e 28 anni.
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I fatti contestati risalgono al 9 maggio del 2018, quella mattina si erano presentati all’abitazione dove i due vivevano in affitto l’ufficiale giudiziario del Tribunale di Macerata e un fabbro per eseguire lo sfratto.
L’anziano, che precedentemente era stato allontanato insieme al figlio, era infatti ritornato davanti all’abitazione e alla vista dell’avvocato avrebbe iniziato a imprecare, inveire e a minacciarlo di morte. Poco dopo sul posto era arrivato anche il figlio e la situazione si sarebbe fatta ancora più incandescente, il giovane infatti avrebbe preso un rastrello e con quello in mano avrebbe di nuovo minacciato l’avvocato: «Se entro un minuto non sei sparito, ti distruggo la macchina, te la spacco e tutta».
Nel giro di pochi minuti sul posto sopraggiunse una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Camerino. A padre e figlio fu trovata un’altra soluzione abitativa e furono invitati a concludere le pratiche per l’ottenimento del contributo di autonoma sistemazione dal momento che la struttura dove abitavano era stata dichiarata inagibile a seguito del terremoto del 2016.
Entrambi furono quindi subito allontanati dall’abitazione. Ieri mattina nel processo davanti al giudice Daniela Bellesi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo, il legale minacciato si è costituito parte civile con il collega Sergio Poeta, poi l’udienza è stata rinviata a giugno del prossimo anno per sentire i primi testimoni indicati dalla Procura. Gli imputati, che respingono gli addebiti contestati, sono difesi dall’avvocato Fabiola Cesanelli.