Fiumi di fango e ponti crollati: cinque famiglie isolate a Cingoli

Fiumi di fango e ponti crollati: cinque famiglie isolate a Cingoli
Fiumi di fango e ponti crollati: cinque famiglie isolate a Cingoli
di Giulia Sancricca e Leonardo Massaccesi
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Sabato 17 Settembre 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 08:34

MACERATA - Dalla costa all’entroterra, il Maceratese è stato sferzato dal maltempo. Alberi caduti. Frane. Strade, cantine e garage allagati. Voragini e ponti crollati. Alcune zone sono rimaste al buio. Disagi anche per il trasporto pubblico locale. È il triste bilancio di un territorio che, sebbene non abbia riscontrato morti e feriti, continua a cadere sotto i colpi delle calamità naturali. 

Le zone

Prima l’emergenza nella notte tra giovedì e venerdì, che ha colpito nell’entroterra soprattutto Cingoli, San Severino e Matelica.

Poi una breve ma concitata parentesi ieri pomeriggio che ha messo a dura prova Camerino, Sefro, Pioraco e Fiuminata. A Cingoli sono crollati due ponti: uno in contrada Tremoline che ha determinato l’isolamento di 5 famiglie e l’altro in località Pavanella. Oltre 200 le frane segnalate. Una di queste sulla strada statale 502, ha bloccato un pullman di linea della Crognaletti diretto a San Severino. Ieri mattina presto, il sindaco Michele Vittori ha disposto la chiusura di tutte le scuole. Chiusura prorogata anche per oggi. Le frazioni più colpite sono state Capo di Rio, Avenale, Carciole, Troviggiano. In paese i vigili del fuoco sono intervenuti anche per l’allagamento del deposito del Gibson Cafè, invaso da oltre 70 centimetri d’acqua. Lo smottamento nel quartiere Trentavisi, in via Bertucci, ha fatto crollare un muro di recinzione alto circa 3 metri. Interventi senza fine da parte dei tecnici di San Severino per cercare di riportare la situazione alla normalità. Ieri infatti si stava ancora lavorando per ripulire la carreggiata da terra, fango e detriti su un tratto della Stigliano – Serripola transennata da Tabbiano fino all’incrocio per Stigliano. Riaperte, ma solo in mattinata, le strade che conducono alle frazioni di Aliforni e Gaglianvecchio. Difficoltà sulle comunali che portano ad Agello e Sant’Elena. Impraticabili quelle per Colmartino e Bagni di Pitino. Nel rione Settempeda sono andate avanti le verifiche della stabilità di alcuni alberi dopo che un’auto e il cortile di un’abitazione sono stati centrati da rami di grossi alberi. 

Gli interventi

A Matelica è stata rinviata la fiera di Sant’Adriano in programma per oggi. Ieri sono proseguiti senza sosta gli interventi per garantire la risoluzione dei problemi in tutte le zone allagate o invase dal fango e dai detriti. Le maggiori criticità sono state segnalate nelle campagne e nelle frazioni, ma anche nelle zone del centro abitato. Lungo la strada che collega le frazioni Crinacci e Peschiera si è creata anche una voragine. Danni a cui si sono aggiunti quelli del temporale di ieri pomeriggio che ha causato l’esondazione dello Scarzito nel piccolo Comune di Sefro, dove il sindaco Pietro Tapanelli è tornato a denunciare ancora una volta il problema del totale silenzio della rete telefonica. Il primo cittadino è riuscito a lanciare l’allarme solo grazie alla rete wi-fi del Comune. Smottamenti lungo la provinciale tra Pioraco e Sefro. Fango e detriti a Pontile di Fiuminata. A Camerino, la bomba d’acqua della notte aveva provocato momentanei allagamenti delle strade, in particolare in località Le Mosse. Situazione critica pure a Mergnano San Savino per una frana. Ma ieri pomeriggio la situazione è peggiorata: garage con più di un metro e mezzo d’acqua; smottamenti, frane e tre frazioni isolate a Valle San Martino, Mistrano e Sellano. Allagato il palazzetto universitario. Diverse le strade chiuse che il Comune ha ripristinato in serata. Due le frane: una in località Figareto e l’altra a Raggiano. Proprio i danni che sono stati riscontrati lungo le strade dell’intera provincia hanno costretto la direzione di Contram Mobilità a diramare un avviso per annunciare la sospensione dello sciopero dei trasporti e i possibili ritardi dovuti al maltempo. In particolare ad Albacina il transito è stato impossibile a causa di una voragine; a San Severino il percorso degli autobus è stato variato per via dell’irraggiungibilità della frazione di Cesolo.

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