Manu Ginobili originario di Corridonia. L'ex stella Nba: «Sembra tutto vero, grazie Mr. Santini»

Manu Ginobili originario di Corridonia. L'ex stella Nba: «Sembra tutto vero, grazie Mr. Santini»
​Manu Ginobili originario di Corridonia. L'ex stella Nba: «Sembra tutto vero, grazie Mr. Santini»
di Marco Pagliariccio
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Sabato 28 Gennaio 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 07:15

CORRIDONIA - Non è certo la città di basket che ti aspetti, Corridonia. La tradizione cestistica in città non è certo radicata, non c’è nemmeno una società a tenere alto il vessillo della città. Eppure avrebbe geni corridoniani uno dei più grandi campioni del basket mondiale recente: l’argentino Emanuel Ginobili. La storia, pubblicata lo scorso dicembre sul Corriere Adriatico, l’aveva lanciata il sociologo Fiorenzo Santini, che sta ricostruendo le radici di diversi campioni dello sport argentini, i cui antenati sono spesso legati al territorio marchigiano.

 
Santini scoprì che un trisavolo dell’ex stella Nba era partito alla volta del Sudamerica proprio dall’allora Pausula, non da Massa Fermana come si era creduto per lungo tempo.

L’articolo fece il giro del web e per quel complesso e spesso ingovernabile meccanismo del tam tam deve essere arrivato direttamente sullo smartphone del grande Manu, oggi ritirato ma in passato icona dei San Antonio Spurs, dell’Argentina e prima ancora anche di Virtus Bologna e Viola Reggio Calabria. Lo stesso, infatti, ieri l’ha condiviso sul suo profilo Twitter, corredandolo con un commento che ha acceso subito le fantasie degli appassionati: prima una bandiera dell’Italia, quindi le parole «Sembra tutto vero. Adesso vorrei la continuazione! Grazie Mr. Santini». Commenti e condivisioni si sono sprecati, tra chi sognava che questa scoperta fosse stata fatta 25 anni fa per poterlo avere in Nazionale e chi se la ride pensando a una città, Corridonia, «dove non c’è nemmeno un canestro pubblico». Ma la questione è seguita da vicino e con assoluta serietà anche dall’amministrazione comunale, che con Santini ha tenuto un filo diretto in questi mesi per approfondire i suoi studi. La conferma arriva dall’assessore allo sport Matteo Grassetti. «Sicuramente è stata una bella sorpresa il tweet di Ginobili e una conferma del lavoro portato avanti da Santini – dice Grassetti –. Da parte nostra c’è la volontà di conferire la cittadinanza onoraria al campione, presto lo faremo in maniera ufficiale con un atto di giunta. Ma vorremmo anche allacciare i rapporti con la sua famiglia ed eventualmente con i discendenti ancora presenti qui sul territorio: sarebbe un sogno averlo ospite a Corridonia». D’altronde, un gancio ci sarebbe già: Juan Carlos Paglialunga, presidente dell’associazione marchigiana di Bahia Blanca, la città dove è nato e cresciuto Ginobili, è un caro amico del fratello, per cui non è del tutto campato per aria pensare di poter riuscire a portare Manu nelle Marche. Marche dove ha giocato da avversario agli inizi della sua carriera, che lo ha visto giocare in Italia dal 1998 al 2002: Jesi, Fabriano ma soprattutto Pesaro le città che ha toccato in una carriera che però ha visto i suoi apici in America. Il suo palmares, per restare solo ai risultati più prestigiosi, parla di quattro titoli Nba con i San Antonio Spurs, un’Eurolega, uno scudetto e due Coppe Italia a Bologna e poi un oro e un bronzo olimpici e un argento mondiale con la Nazionale argentina. Ritiratosi nel 2018, nel 2019 gli Spurs hanno ritirato la sua maglia numero 20, appendendola al soffitto dell’At&t Center: sarebbe suggestivo averne una appesa anche in piazza del Popolo.

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