I ragazzi sotto choc: «Non ce lo saremmo mai aspettati». I rappresentanti degli studenti: «Sono fatti fuori dal mondo, ma è ancora presto per giudicare»

I ragazzi sotto choc: «Non ce lo saremmo mai aspettati». I rappresentanti degli studenti: «Sono fatti fuori dal mondo, ma è ancora presto per giudicare»
di Carla Passacantando
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Domenica 22 Maggio 2022, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 08:30

TOLENTINO Ha destato molto clamore l’arresto di una insegnante di sostegno e dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione, dipendente di una cooperativa, per presunti maltrattamenti nei confronti di una studentessa disabile dell’Istituto d’istruzione superiore “Francesco Filelfo” di Tolentino. C’è incredibilità tra i docenti, la maggior parte dei quali non erano a conoscenza della questione, come del resto gli studenti.

«Sono rimasto scioccato quando ho saputo cosa era accaduto a scuola – afferma Nicola Gelsomino, rappresentante d’Istituto e componente della Consulta studentesca provinciale di Macerata – e anche molto impressionato. Sono fatti fuori dal mondo. Nessuno si sarebbe mai aspettato che certi episodi potessero riguardare la nostra scuola. Bisogna attendere l’esito delle indagini, non dare giudizi affrettati. Certo è che se confermati sono episodi da condannare. Il messaggio da lanciare è chiaro: questi episodi non dovrebbero mai accadere, le persone che assumono questo lavoro hanno delle enormi responsabilità». Andrea Rustichelli, rappresentante d’Istituto, aggiunge: «Non ci aspettavano tutto questo che abbiamo letto. Siamo così rimasti sorpresi. Sono fatti che ci fanno pensare e riflettere, certamente non belli per il nome della scuola e della comunità scolastica. Abbiamo saputo dell’arresto nella mattinata e faccio ancora fatica a crederci» Un rappresentante di classe dell’istituto: «Sono stupito per quanto ho letto. Conoscendo la maggior parte dei prof posso dire che abbiamo un bellissimo rapporto con tutti loro. Quello che è successo, se verrà confermato, è impensabile. La scuola, nonostante abbia una struttura inadeguata (da quando c’è stato il terremoto, è stata delocalizzata in una sede provvisoria, ndr.), ha professori bravi e all’altezza».

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