MACERATA - Osvaldo Iannuzzi, il professore 44enne accusato di violenza sessuale di gruppo su una commessa dell’Anconetano, potrà uscire dal carcere. Dopo poco più di due mesi dal suo arresto (era il 2 febbraio scorso), oggi il portorecanatese lascerà il carcere di Villa Fastiggi a Pesaro e tornerà nella sua abitazione ai domiciliari.
Lo ha disposto il gip del Tribunale di Macerata che ieri ha sciolto la riserva sull’istanza presentata dai difensori del professore, gli avvocati Luca Froldi e Giuseppe Lupi. La richiesta dei legali ha ottenuto anche il parere favorevole del pm. «Il nostro assistito è contentissimo della decisione del giudice – ha spiegato l’avvocato Froldi – e ora spera che venga accertata la sua innocenza». Il professore ha sempre negato le contestazioni, ha riferito di conoscere la giovane da tempo e di non averle mai usato violenza. Resta invece in carcere a Pesaro il coimputato, il muratore 52enne Giuseppe Padalino, il suo legale Maurizio Ballarini presenterà istanza di modifica della misura una volta trovata un’abitazione in cui il 52enne potrà andare in regime di domiciliari.
Intanto per entrambi è stato disposto il giudizio immediato cautelare: il processo a loro carico si aprirà il prossimo 30 maggio dinanzi al collegio 2 presieduto dal giudice Andrea Belli.
In vista di quella data le difese stanno valutando se richiedere l’abbreviato oppure affrontare il dibattimento.
Iannuzzi ha sempre negato questa ricostruzione sostenendo che quel giorno lui e la donna erano andati insieme a fare spesa, avevano pranzato da lui e poi avevano consumato rapporti sessuali. Successivamente sarebbero stati raggiunti da Padalino e dal fratello del professore con cui avrebbero trascorso un po’ di tempo in allegria, cantando e sentendo musica. Prima di cena tutti erano andati via.