Violenza sessuale sulla figlia 14enne: un uomo di 43 anni finisce in carcere. Tre gli episodi nel mirino della Procura

La questura di Macerata
La questura di Macerata
di Benedetta Lombo
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 05:40

MACERATA - Violenze sessuali sulla figlia 14enne, in carcere un uomo di 43 anni. I poliziotti della Squadra mobile, diretti dal commissario capo Matteo Luconi, hanno rintracciato e arrestato l’uomo, di origini guineane, in regola con il permesso di soggiorno e residente a Macerata. 


Secondo l’ipotesi accusatoria in tre distinte occasioni avrebbe compiuto abusi sessuali nei confronti della figlia quattordicenne, sfruttando la sua posizione di autorità rispetto alla vittima. Gli agenti hanno dato così esecuzione all’ordine di carcerazione spiccato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata, Claudio Bonifazi, su richiesta del pubblico ministero Rita Barbieri. Hanno fatto irruzione a casa dell’uomo e, una volta accompagnato negli uffici della questura e foto-segnalato, il 43enne è stato condotto in carcere a Bologna. Con l’ordinanza, il Gip ha condiviso l’ipotesi accusatoria formulata dalla Procura all’esito dell’attività investigativa svolta dalla Squadra mobile.

Gli accertamenti erano partiti lo scorso novembre quando la minore, in lacrime, aveva chiamato il 112, numero unico di emergenza per richiedere aiuto.

Al telefono aveva raccontato quello che le sarebbe accaduto e la vicenda fu immediatamente segnalata all’autorità giudiziaria. Con il coordinamento del pm Barbieri, le investigazioni degli agenti della Mobile, attraverso anche attività di intercettazione telefonica e ambientale (ormai concluse), hanno permesso di fare luce su una serie di presunti abusi subiti, a partire dalla scorsa estate, dalla ragazzina. L’adolescente ha trovato il coraggio di raccontare agli inquirenti, in sede di audizione protetta, quindi con la presenza di una psicologa, tutti i tre gli episodi di presunto abuso. Il 43enne ora è in carcere a Bologna, la minore invece è stata collocata in una comunità protetta.

A breve dovrà essere fissato l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice Bonifazi. Il guineano, difeso dall’avvocato Francesco Mantella, in quella circostanza potrà decidere se rispondere alle domande del giudice e fornire una propria versione dei fatti oppure fare scena muta e avvalersi della facoltà di non rispondere.

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