Il direttore d'orchestra russo filo-Putin sarà in estate allo Sferisterio. Il celebre professionista Gergiev già sospeso dalla Scala

Lo Sferisterio
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di Luca Patrassi
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Mercoledì 2 Marzo 2022, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 14:11

MACERATA - Uno dei più acclamati direttori d’orchestra della scena internazionale, ed in questi giorni anche uno dei più discussi per motivi extraprofessionali, sarà la prossima estate allo Sferisterio per uno dei concerti sinfonici inseriti dal direttore artistico Paolo Pinamonti nel cartellone del festival lirico: si parla del celebre direttore d’orchestra russo Valery Gergiev. 

 
La presenza del direttore d’orchestra è una garanzia di eccellenza per il festival maceratese e, in questi giorni, è anche possibile faccia discutere e molto. Gergiev è un amico di Putin e nei giorni scorsi è stato estromesso dalla direzione di un’opera alla Scala perché non ha voluto prendere le distanze, in alcun modo, dalla guerra messa in atto dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina. Sull’esempio della Scala si sono mossi, o lo avevano appena fatto, diversi altri teatri in giro per il mondo, da Nel York a Monaco. Diverse anche le prese di posizione a sostegno del celebre musicista russo, tra queste quella del critico d’arte Vittorio Sgarbi che non ha esitato a parlare di ricatto e di vendetta, sottolineando che «sarebbe come voler far pagare a Pirandello le colpe di Mussolini». 
Per domani, nell’auditorium della biblioteca comunale Mozzi Borgetti, è in programma la presentazione del cartellone 2022 del festival musicale maceratese: ci saranno il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sottosegretario al Ministero della cultura Lucia Borgonzoni, il sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli, l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini ed ovviamente i vertici dell’associazione Sferisterio, il direttore artistico Paolo Pinamonti, il sovrintendente Luciano Messi e il direttore d’orchestra Donato Renzetti.

Poco dopo la sua nomina, il direttore artistico Paolo Pinamonti aveva tracciato le linee guida della sua azione, la volontà di mettere la musica al centro del festival, articolando una proposta tra lirica e sinfonica di assoluto rilievo: promesse che, stando alle indiscrezioni finora trapelate, sembra si stiano concretizzando anche con nomi di rilievo mondiale e tra questi appunto quello del direttore d’orchestra russo. Peraltro a ben vedere, o se si vuole a ben sentire, si viaggia nel solco di una tradizione culturale di una città che ha un Ateneo che ha iscritti studenti russi ed ucraini, che ha corsi di laurea a doppio titolo a Mosca e a Kiev, che ha collegamenti da millenni con l’Oriente da padre Matteo Ricci a Tucci, che ha anche avuto - auspice l’ex presidente della Provincia Luigi Sileoni - la lungimiranza di attivare una collaborazione con il teatro di Kiev per far nascere a Villa Lauri una Accademia della danza e dello spettacolo.

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