Macerata, la proposta al sindaco: «Una galleria dedicata a Trubbiani nel sottopasso di piazza Garibaldi»

Miliozzi e Valentini: «Per ricordare l’artista Trubbiani c’è bisogno di un luogo dignitoso»
Miliozzi e Valentini: «Per ricordare l’artista Trubbiani c’è bisogno di un luogo dignitoso»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 31 Marzo 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 12:28

MACERATA - «Uno spazio dignitoso in città per una scultura di Valeriano Trubbiani che la famiglia è disposta a donare». È la richiesta del consigliere di minoranza di “Macerata insieme”, David Miliozzi, e del critico d’arte Alvaro Valentini alla giunta Parcaroli. I due, infatti, intervengono dopo la possibilità che il sottopasso di piazza Garibaldi diventi una sorta di galleria espositiva intitolata all’artista.

 

«È uno dei più grandi artisti contemporanei - dicono Miliozzi e Valentini -, orgoglio e patrimonio culturale del nostro territorio. Macerata è la sua città, e finalmente si discute della volontà di dedicargli uno spazio permanente. La famiglia sarebbe anche disponibile a donare una scultura del maestro, per ricordare il suo profondo rapporto con Macerata. Trubbiani a Macerata è nato, si è formato alla Scuola d’Arte e Mestieri, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti. A nome della famiglia, vogliamo opporci all’operazione proposta dall’amministrazione comunale e raccontata dall’assessore Iommi, senza per altro aver interpellato i diretti interessati. Non un luogo chiuso - la richiesta -, sotterraneo, un sottopassaggio, che si presta ad altre forme espressive, ma un luogo arioso, una via, uno slargo, una piazza, che ricordi degnamente il nome del maestro. Non un percorso multimediale, ma piuttosto un’opera reale, una scultura posta in un luogo simbolico della città, che racconti la poetica del Maestro, il suo amore per la natura, per lo studio, per l’arte, per la poesia, per Leopardi». 

I familiari hanno incontrato l’assessore Katiuscia Cassetta e «si era parlato di vari luoghi privilegiati, tra i quali la piazza davanti alla biblioteca Mozzi Borgetti o il sagrato dell’ex chiesa di San Paolo.

Andrebbe bene anche uno spazio vicino a Palazzo Buonaccorsi, dove al tempo c’era l’amata Accademia, dove lo sguardo volge verso Recanati e il monte Conero. Va benissimo ovunque, purché lo spazio scelto sia di ampia visibilità, ma non un sottopassaggio».

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