Convenzioni con privati e farmacie, tramonta l’idea degli hub aziendali. Le associazioni di categoria cambiano rotta

Un vaccino
Un vaccino
di Mauro Giustozzi
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Lunedì 7 Giugno 2021, 07:45

MACERATA - Vaccinazioni in azienda. Un progetto a lungo dibattuto ma che non è mai decollato, al punto che oggi sembra superato dalla velocità della campagna vaccinale anti-Covid che rischia di rendere superfluo l’impegno e la disponibilità che era stata assicurata dalle associazioni datoriali di categoria e dagli stessi imprenditori pronti ad utilizzare le proprie fabbriche come sedi di hub vaccinali per dipendenti e loro famiglie. 


Il consiglio di presidenza di Confindustria Marche si è riunito nei giorni scorsi e, con una nota, ha precisato che «presumibilmente la gran parte della popolazione sarà vaccinata entro il mese di giugno, dunque si ritiene che non sia più necessaria l’attivazione dei 30 hub vaccinali previsti inizialmente». Tuttavia, ha deliberato «di mantenere validi gli accordi sottoscritti con le strutture sanitarie private per le aziende che ritengano utile questa alternativa. Sarà l’occasione per sperimentare tale modalità organizzativa, nella prospettiva di eventuali vaccinazioni nel prossimo inverno». Confartigianato Imprese e Cna, che rappresentano il vasto mondo degli artigiani, mantengono l’impegno di vaccinare le maestranze nelle aziende che vorranno allestire i centri vaccinali, ma si stanno affidando pure alle farmacie, a società sanitarie private o a strutture dedicate che sono convenzionate per effettuare le vaccinazioni residue, visto che la maggior parte dei lavoratori si è già immunizzata o lo farà nelle prossime settimane dopo l’apertura del governo a tutte le età per le inoculazioni. 
Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha sottoscritto delle convenzioni con dei centri e delle strutture sanitarie private che saranno messe a disposizione di tutte le imprese associate per la somministrazione del vaccino. Sono Casa di cura privata Marchetti, Associati Fisiomed-Centro medico diagnostico e riabilitativo a Macerata, ClinicaLab divisione della Consulchimica Ambiente (Civitanova – Recanati), Laboratorio Analisi Chimico Cliniche Corib (Monte San Giusto), Prosalus (Civitanova). Oltre a queste ci sono le strutture Kos Care e 120 farmacie su tutto il territorio. «È importante sottolineare che la campagna nazionale sta procedendo a grande ritmo e l’apertura dei vaccini a tutte le fasce in età lavorativa probabilmente ridimensionerà l’esigenza della vaccinazione aziendale – ha ribadito il segretario generale, Giorgio Menichelli -. Criterio, quello anagrafico, che riteniamo il più efficace anche per le somministrazioni delle dosi di vaccino in azienda. Comunque gli associati che vorranno intraprendere la strada della costituzione di un hub vaccinale nelle proprie imprese potranno farlo ma credo che, visto il quadro attuale, non saranno in molti a perseguire questa strada. Grazie alla disponibilità di Federfarma, che ha compreso le esigenze delle aziende e dei lavoratori e ha messo a disposizione tutta la sua capillare rete territoriale, abbiamo sottoscritto un accordo importante per tutte le imprese, in particolar modo per quelle del settore turistico, che stanno assumendo migliaia di lavoratori stagionali. Un comparto che va messo in sicurezza quanto prima, per favorire l’avvio positivo della stagione». 
Pure la Cna di Macerata, dopo un lungo periodo di preparazione e di attesa per far partire la vaccinazione negli hub aziendali, ha optato per battere strade diverse partecipando al piano vaccinale messo in campo da San.Arti, il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’artigianato. «Per la somministrazione del vaccino San.Arti si avvale degli hub e delle strutture sanitarie convenzionate con UniSalute – sottolinea Leonardo Virgili della Cna -: un network con copertura nazionale composto da quasi 200 punti vaccinali e nelle Marche ce ne saranno almeno uno per provincia.

Per l’adesione al piano vaccinale sarà messa a disposizione una piattaforma dedicata che tratterà le informazioni fornite nel pieno rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. I dipendenti delle imprese artigiane che versano il contributo al Fondo, i loro titolari e i volontari iscritti che aderiranno potranno accedere alla vaccinazione senza sostenere alcun costo». 

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