Più vecchi, poveri e soli: in 433 chiedono un aiuto per poter pagare l’affitto. A Macerata più di 11mila over 65

Più vecchi, poveri e soli: in 433 chiedono un aiuto per poter pagare l affitto. A Macerata più di 11mila over 65
Più vecchi, poveri e soli: in 433 chiedono un aiuto per poter pagare l’affitto. ​A Macerata più di 11mila over 65
di Lolita Falconi
3 Minuti di Lettura
Domenica 30 Gennaio 2022, 10:49

MACERATA  - Fragilità sociali, costituito il tavolo di confronto istituzionale. In base all’analisi effettuata dagli uffici delle politiche sociali, la struttura demografica di Macerata rappresenta una città orientata verso la terza e quarta età. 


Su 40.610 residenti, 11.131 sono ultra 65enni e, di questi ultimi, 3.318 vivono soli. Il totale dei nuclei familiari composti da una sola persona è 7.864. Sono state 433 le domande totali pervenute ai servizi sociali per il contributo di affitto per l’anno 2021; di queste centouno sono le persone sole con Isee inferiore a 5.933,64 euro e 27 le persone sole con Isee inferiore a 5.933,64 euro che sono ultra 65enni. Tra settembre e dicembre 2021 sono giunte ai servizi sociali di Macerata 45 segnalazioni di emergenze assistenziali di persone sole o in coppia; di queste 37 sono ultrasessantenni.

Nello stesso periodo sono state 19 le segnalazioni di emergenza sociale relative ai bisogni di tipo alimentare, abitativo, economico e sanitario.

Il Comune di Macerata ha organizzato un tavolo di confronto con le istituzioni, tra cui il prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine, per affrontare il tema della fragilità sociale e della solitudine; il momento, che ha visto coinvolte per la prima volta insieme tutte le istituzioni della città sul tema, è stato voluto dal vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro.


«Sempre più di frequente siamo costretti a registrare situazioni critiche collegate a condizioni di fragilità sociale e di solitudine che attivano azioni di pronto intervento con le intuibili difficoltà e implicazioni che questi casi comportano – ha detto l’assessore D’Alessandro -. Molto spesso si tratta di persone sole, senza agganci a una rete familiare stabile, che mettono in atto comportamenti non sempre coerenti con il modello di convivenza a cui siamo abituati. È nostra convinzione che anche queste situazioni, pur nel rispetto della sfera della riservatezza e dell’autonoma determinazione di ciascuno, meritino adeguata attenzione da parte delle istituzioni della città».


«Un incontro proficuo voluto per ragionare sulle fragilità e sulle situazioni che si stanno acuendo in questo periodo di pandemia – ha continuato la D’Alessandro -. La solitudine rischia di tranciare tutte le relazioni sociali che sono necessarie per condurre un’esistenza dignitosa e decorosa fino a esasperare le situazioni che, a volte, assumono una deriva estrema». L’assessore alle Politiche Sociali ha inoltre anticipato che il Comune sta lavorando a un progetto, il Pronto Intervento Sociale, che prevede una equipe di specialisti operativi 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 per prevenire e intercettare fenomeni di fragilità sociale. Tutti gli intervenuti hanno concordato sull’importanza e sulla necessità del tavolo istituzionale. 


«Dall’analisi della relazione presentata emerge un calo demografico e un invecchiamento della popolazione; in tale contesto la pandemia ha accentuato le condizioni di solitudine e fragilità – ha aggiunto il prefetto Ferdani -. È un problema che potrebbe presumibilmente espandersi nel prossimo periodo ed è quindi compito delle istituzioni confrontarsi e mettere a fattor comune le proprie capacità e le proprie professionalità per fornire una risposta adeguata alle esigenze della comunità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA