MACERATA - Due arresti dei carabinieri per truffa ad estorsione ai danni di una maceratese che, in pochi mesi, era stata costretta a pagare 120mila euro, per il timore di essere vittima di una ritorsione da parte di una banda di camorristi.
Sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e della Sezione Operativa della Compagnia di Macerata hanno ad eseguire, questa mattina, due ordini di arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata.
Uno è stato eseguito a Macerata; l'altro a San Giorgio a Cremano.
La signora era stata infatti contattata da uno sconosciuto che gli aveva chiesto di effettuare un bonifico di 11mila euro per concludere una transazione avviata con il di lei fratello, il quale confermava il tutto chiedendole a sua volta di provvedere al versamento della somma.
La donna dopo il primo bonifico ne ha fatti altri con cadenza periodica, sino ad arrivare alla somma di 120mila euro. Le indagini svolte hanno permesso di ricostruire i movimenti di denaro indicati nella denuncia, facendo emergere il ruolo avuto dal campano che aveva convinto la signora di essere un esponente di un’organizzazione di stampo camorristico, suscitando in lei il timore di subire pesanti ritorsioni qualora si fosse rifiutata di versare le somme di denaro di volta in volta richieste.