MACERATA - Operazione contro i motorini “smarmittati”, venti le sanzioni effettuate in pochi giorni dalla polizia locale di Macerata che è ora sulle tracce di un conducente del mezzo a due ruote che è sfuggito all’alt della pattuglia ma che ha le ore contate per essere rintracciato e modificato pesantemente.
Con l’arrivo dell’estate si propone ciclicamente il problema, soprattutto in città, dei rumori notturni provocati da mezzi che sfrecciano a tutta velocità e soprattutto tirando a tutta il motore con la conseguenza di creare disturbo nelle abitazioni di chi vuol riposare o godersi qualche momento di relax in balcone.
La strategia
Per mettere freno al fastidioso uso di ciclomotori e motocicli “smarmittati” la polizia locale, visto anche le numerose segnalazioni di maceratesi giunte al comando che si lamentavano della costante presenza di questi rumori provocati spesso da motorini con la marmitta rotta, danneggiata o volutamente manomessa dai giovani che sono alla guida dei mezzi a due ruote, ha effettuato un pattugliamento che continuerà anche nelle prossime settimane.
«In estate esplode la circolazione dei mezzi a due ruote - afferma Danilo Doria, comandante della polizia locale - e sono anche giunte segnalazioni di residenti sia nel centro storico che fuori che lamentano il passaggio di motorini assai rumorosi nel cuore della notte.
La contestazione prevalentemente sollevata riguarda l’articolo 155 del codice della strada che prevede che “durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa”. L’azione della polizia locale è stata estesa a varie zone del capoluogo come viale Indipendenza, via Carradori, via Spalato, Villa Potenza, Sforzacosta e Piediripa.
«In particolare corso Cairoli, corso Cavour e piazza Garibaldi sono risultate le aree dove abbiamo elevato le sanzioni ai giovani alla guida – prosegue il comandante Doria -. C’è stato anche un episodio che ha visto un motociclista fuggire e non fermarsi all’alt della nostra pattuglia che aveva riscontrato l’elevata rumorosità: un comportamento peraltro ingenuo perché abbiamo rilevato la targa del mezzo ed in quella zona sono attive anche le telecamere per cui stiamo risalendo al conducente che in questo caso verrà sanzionato con più verbali avendo fatto altre violazioni oltre a quella del rumore che comporteranno sanzioni che si aggirano sui 500 euro».
Il comportamento
«Devo anche dire - prosegue il comandante Doria - che molti di coloro che abbiamo fermato, controllato e sanzionato hanno invece chiesto scusa, capito e accettato le ragioni che abbiamo esposto a questi giovanissimi che magari d’ora in avanti avranno più cura a controllare la rumorosità delle marmitte dei loro ciclomotori. Nessun sequestro è stato effettuato ed anche la multa elevata è stata la minima prevista dal codice, equivalente a 42 euro».