Drink alcolici ai minorenni: nei guai il titolare di un bar. La situazione non cambia neanche con l'ordinanza meno rigida

Drink alcolici ai minorenni: nei guai il titolare di un bar. La situazione non cambia neanche con l'ordinanza meno rigida
Drink alcolici ai minorenni: nei guai il titolare di un bar. La situazione non cambia neanche con l'ordinanza meno rigida
di Marco Pagliariccio
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Sabato 18 Settembre 2021, 06:25

MACERATA  - Serata movimentata quella di giovedì nel centro cittadino, la prima dall’entrata in vigore dell’ordinanza-bis con la quale l’amministrazione comunale ha allentato le maglie sulla regolamentazione della movida notturna.

Tanti i giovani in giro per le vie del centro, tra piazza della Libertà e dintorni, e conseguentemente schiamazzi e rumori non sono mancati, ma la situazione è stata monitorata da vicino dalle forze dell’ordine, che sono scese in strada per far rispettare le disposizioni che la giunta ha concordato con i commercianti a inizio settimana. Lavoro intenso, comunque, tra controlli e interventi per la polizia municipale, guidata dal comandante Danilo Doria. 


I vigili sono intervenuti per sedare un accenno di rissa tra due gruppi di giovani, che per fortuna non ha avuto conseguenze particolari. È circolata la notizia dell’aggressione nei confronti di una ragazza, ma non ci sono riscontri certi al riguardo, mentre è stata ritirata dai carabinieri una patente per guida in stato di ebbrezza alcolica. Una decina i locali controllati dagli agenti, un paio di segnalazioni relative al volume della musica troppo alto, qualche soggetto fermato e controllato ma in generale nessuna infrazione eclatante.

Anche la questura ha messo in campo le sue forze: la polizia è intervenuta in un bar nelle vicinanze dei giardini Diaz dove è stato accertato che venivano somministrate bevande alcoliche a dei minorenni. Il titolare del locale è stato denunciato all’autorità giudiziaria, mentre i minori sorpresi a bere all’interno del locale sono stati identificati e quindi affidati ai rispettivi genitori. Insomma, un bollettino piuttosto fitto.

Ma nessun episodio di cronaca di particolare gravità. L’amministrazione aveva accolto in particolare l’invito dei commercianti a poter restare aperti più a lungo dell’1, limite orario che era stato imposto nella prima ordinanza di dieci giorni fa, portando quella soglia alle 2. Da quel punto di vista, tutti sembrano aver rispettato il “patto”. L’altra grande novità era stata l’eliminazione dell’obbligo all’uso della mascherina anche all’aperto, ma anche l’estensione di tutte le misure a tutto il territorio urbano, non solo al centro storico, in modo da evitare una migrazione di schiamazzi e rumori in altre parti della città.


Tra le misure confermate da un’ordinanza all’altra, invece, ci sono l’adozione di misure per non rendere udibile la musica all’esterno degli esercizi, il no alla vendita da asporto di qualsiasi bevanda in contenitori di vetro e di alluminio e il divieto di accesso alle auto da via Don Minzoni, chiusa al traffico dalle 22 del giovedì (e non più delle 22.30 come era previsto nel testo della precedente ordinanza) fino alle 2 di notte del venerdì per consentire ai residenti di non trovare i posti loro riservati occupati. L’ordinanza ha durata di un mese, quindi ufficialmente scadrà il prossimo 16 ottobre. In mezzo, altri quattro giovedì per valutarne l’efficacia e decidere cosa fare: prolungarne l’efficacia o tornare alla deregulation? Il sindaco Sandro Parcaroli ha detto che, qualora dovessero verificarsi particolari problemi, tornerà a firmare un’ordinanza più dura. L’obiettivo è tutelare la sicurezza e scongiurare la diffusione del Covid. Giovedì seri i controlli sono stati effettuati da polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale.
 

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