La stoccata di Parcaroli dopo le polemiche sulle nuove date della stagione lirica: «Gli hotel penalizzati? Io penso a tutta la città»

Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata
Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata
di Luca Patrassi
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Giovedì 17 Marzo 2022, 06:25

MACERATA - «Mi occupo di far sì che i 2.500 posti dello Sferisterio siano riempiti per tutte le serate del festival: parlo di 2.500 posti, non delle 50 o giù di lì camere di albergo di cui attualmente dispone Macerata. Mi occupo di cercare di riempire la città e lo faccio nel miglior modo possibile, parlando di Sferisterio con una stagione lirica di qualità affidata a grandi artisti. Poi, se mi si chiede perché la stagione arriverà alla terza settimana di agosto, rispondo semplicemente che viene fatto appunto per l’esigenza di riempire l’Arena tutte le sere e per farlo abbiano bisogno di intercettare il pubblico quando è in giro, quando è in vacanza e di solito questo accade ad agosto».

La replica
Il sindaco di Macerata, presidente della Provincia e presidente dell’associazione Sferisterio Sandro Parcaroli replica in maniera tanto secca quanto esplicita a chi ha contestato - prima alcuni albergatori, poi alcuni esponenti dell’opposizione consiliare - il periodo temporale scelto per il festival. Insomma, il festival coprirà un periodo temporale più lungo appunto per la speranza-esigenza di garantire il maggior afflusso possibile di persone allo Sferisterio: «Non posso calibrare una stagione festivaliera sulle esigenze di alcuni operatori: devo pensare a far vivere la città anche ad agosto, voglio intercettare i turisti e quanti comunque verranno nel nostro territorio nel cuore dell’estate: non ci sono solo cinquanta stanze di albergo, ci sono anche negozi, bar, ristoranti, in una parola tutto l’indotto che lo Sferisterio è in grado di far muovere non solo in città ma in un vasto ambito territoriale». 


La scelta
Chiarita la scelta sul prolungamento temporale della stagione che andrà in scena allo Sferisterio la prossima estate, c’è stato un altro elemento di critica legato al fatto che le tre opere del cartellone, andranno in scena per blocchi, prima e repliche in immediata successione mentre finora nei weekend si poteva assistere a due o tre opere diverse.

C’è chi ha pensato a una scelta dettata dalla necessità di tagliare le spese di produzione, e dunque i costi per montaggi e rimontati delle scene delle singole opere da mettere in scena mentre il sindaco Sandro Parcaroli indica un’altra motivazione. «La motivazione è artistica - spiega appunto il presidente dell’associazione Sferisterio - nel senso che gli artisti di grande livello scritturati dal direttore artistico Paolo Pinamonti hanno impegni programmati da diversi anni con i maggiori teatri e, per averli, si è dovuto procedere in questa maniera limitando la loro presenza nell’arco di una settimana e non di due o tre come avveniva prima». 


La rotta
In sostanza si cambia forzatamente rotta rispetto agli albori della stagione lirica, ai tempi insomma di Carlo Perucci quando appunto si cercava, nei limiti del possibile, di mettere vicini titoli diversi nei weekend. Infine il Consiglio di amministrazione dell’associazione Sferisterio: la seduta di domani, quella del 18 marzo, è stata rinviata a lunedì ed in quella data saranno definite le questioni della biglietteria (annunciata in partenza il 22 marzo, pare con i prezzi identici all’anno scorso) e del marketing che si presenta spinosa dopo la bocciatura dell’unica offerta arrivata in risposta al bando fatto dall’associazione Sferisterio che aveva chiesto requisiti molto selettivi e poco remunerativi. 


Il marketing
La questione dell’affidamento dell’incarico per il marketing e la ricerca di fondi va dunque risolta in maniera trasparente dopo averla ingarbugliata non poco con la questione del bando iperselettivo cui non si è dato seguito eludendo l’unica proposta arrivata da tre imprese del territorio che si erano associate possedendo i requisiti richiesti. In Consiglio di amministrazione torneranno ad affrontarsi due correnti di pensiero: chi vuole il ricorso a procedure trasparenti e chi chiede l’affidamento diretto.

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