MACERATA - Non avrebbe diagnosticato una gravidanza extrauterina a una paziente e la donna era stata successivamente sottoposta ad un intervento che le ha poi impedito di avere figli. È accusata di lesioni colpose una ginecologa di 38 anni, all'epoca dei fatti in servizio all'ospedale di Macerata. La vicenda risale a febbraio del 2012. Secondo l'accusa la ginecologa non avrebbe letto correttamente le immagini ecografiche relative a gennaio di quell'anno ritenendo che la paziente avesse una gravidanza singola invece che uterina. Dopo circa un mese però, la gestante aveva iniziato ad avere dei dolori e per questo motivo era andata al pronto soccorso. In ospedale era stata sottoposta a un intervento di isterectomia subtotale. Un intervento assolutamente invasivo a seguito del quale ha perso la capacità di generare.
Ieri si sarebbe dovuto aprire il processo a carico della ginecologa davanti al giudice monocratico del Tribunale di Macerata, Claudio Bonifazi, e al pubblico ministero Lorenzo Pacini, ma l'udienza è stata rinviata per accertare la possibilità di un risarcimento alla persona offesa, tutelata dall'avvocato Giorgio Di Tomassi (il convivente invece è assistito dall'avvocato Alessia Pupo). Il rinvio è stato fissato al prossimo 12 maggio. Entro quella data, dunque, dovrebbe emergere la volontà o meno di risarcire il danno. Se così fosse, la persona offesa potrebbe anche decidere di ritirare la querela nei confronti del medico.
Macerata, una ginecologa finisce
a processo: è accusata di lesioni
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Venerdì 1 Aprile 2016, 11:16
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