Ricostruzione privata, Legnini mette il turbo. Procedure più snelle: ecco come

Ricostruzione privata, Legnini mette il turbo. Procedure più snelle.Ecco come
Ricostruzione privata, Legnini mette il turbo. Procedure più snelle.Ecco come
di Monia Orazi
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Martedì 20 Dicembre 2022, 05:55

MACERATA - Semplicità, chiarezza e stabilità delle norme: sono queste le parole chiave usate dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che ieri pomeriggio ha presentato il Testo unico della ricostruzione privata, adottato per la prima volta nella storia dei terremoti in Italia. La presentazione è avvenuta nel rettorato di Unicam, alla presenza del presidente regionale Francesco Acquaroli, del professor Pierluigi Mantini che ha coordinato il lavoro di redazione del Testo e dei comitati. 

 

Il documento ha avuto il contributo degli Usr regionali e degli enti locali come Regioni e Comuni.

In 131 articoli e 15 allegati oltre 550 disposizioni e 65 allegati contenuti in 61 ordinanze che vengono abrogate. Entrerà in vigore il primo gennaio, insieme all’avvio della nuova piattaforma telematica di gestione delle pratiche post terremoto. Contiene anche una serie di novità sulla ricostruzione privata, rendendo obbligatoria per tutti la procedura semplificata per l’ordinanza 100, rendendo ad esempio possibile anche ai Comuni chiedere il contributo di ricostruzione, per edifici di cui divengono proprietari.

Il Testo unico apre a un intervento importante dei Comuni: scompare il vincolo della doppia conformità per gli edifici da ricostruire. «Il Testo unico è un lavoro corale e partecipato di tutti i livelli istituzionali - ha detto Giovanni Legnini -, è la prima volta che si apre a questo approccio nella ricostruzione, improntato a semplicità, chiarezza e stabilità. Con questo atto forniamo alla governance della ricostruzione e ai cittadini uno strumento unico. Per il futuro ci impegniamo ad agire con la tecnica della novellazione, a modificare il testo se necessario. Il testo completa in via definitiva la parte normativa: abbiamo rivisto regole su aggregati edilizi, ruderi collabenti, i vuoti, le demolizioni». 

Lo ha definito un momento storico, quello della presentazione del Testo unico, il presidente regionale Francesco Acquaroli: «Andiamo a suggellare un passaggio storico, per dare risposta in modo complessivo ad alcune questioni della ricostruzione. Il secondo tema è che si mette un punto sulla ricostruzione: andiamo a suggellare delle certezze su cui tutti dovranno ragionare. È uno strumento indispensabile per dare quella velocità che auspichiamo alla ricostruzione privata, che è la più importante, perché le infrastrutture hanno un senso solo se le comunità sono vissute dalle famiglie e dai giovani. Si tratta di un grande lavoro fatto da tutti».

Sono intervenuti anche il professor Pierluigi Mantini, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli. Riguardo al prosieguo del suo mandato, Legnini ha spiegato che «si tratta di una scelta politica: è il Presidente del consiglio dei ministri che decide. Si possono fare varie scelte. È mio parere che le gestioni commissariali debbano avere un inizio e una fine. Si può entrare in una condizione ordinaria della situazione, ma per ora non ci sono le condizioni poiché ci sono alcune questioni da affrontare: bisogna attuare il Testo unico della ricostruzione e dare il via alla nuova piattaforma; completare le ordinanze speciali, il programma delle opere pubbliche e alcune chiese da rivedere».

Sollecitato anche Acquaroli non si è sottratto: «Come Regione, l’ho detto in tempi non sospetti, dobbiamo essere coinvolti nell’organicità della gestione della ricostruzione. Adesso con il Testo unico è stato raggiunto un obiettivo, si apre una fase nuova. Mi auguro che si superi la fase emergenziale, che la ricostruzione diventi più politica ed economica. Politica nel senso di convincere migliaia di persone a tornare in questi territori, altrimenti la ricostruzione non raggiunge l’obiettivo. Lo Stato sta investendo miliardi di euro, che non devono essere retorica ma opportunità. È necessaria una visione di questo territorio. A Legnini va la mia gratitudine per tutto quello che ha messo in campo con coraggio dove tanti avevano fatto male, ma chiedo alle istituzioni e alla politica di ascoltare un altro grido d’allarme e riportare sul territorio la forza delle famiglie e delle energie, indispensabili per lo sviluppo».

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