MACERATA - Seduta prenatalizia, ma il clima festaiolo non ha impedito il solito vivace scambio di opinioni sui vari temi inseriti all’ordine del giorno del consiglio comunale che si è aperto ieri ed è stato convocato anche per oggi e dopodomani. L’ordine del giorno dei lavori ha preso il via con la discussione delle delibere che riguardano aliquote, tariffe e scadenze tributi e servizi comunali per il 2022, per proseguire - secondo le indicazioni della convocazione - con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2022 – 2024 e il bilancio di previsione 2022-2024.
La prima delibera trattata è stata quella legata alle tasse comunali ed a presentarla è stato l’assessore comunale Marco Caldarelli: «la delibera - ha detto l’assessore - prevede sostanzialmente una conferma delle aliquote Imu: non ci sono particolari novità, si ricorda che si è in attesa di indicazioni ministeriali sulle eventuali fattispecie oggetto di variazioni e il loro limite. Ricordo che l’aliquota massima per buona parte degli immobili soggetti al Tari è al di sotto del limite massimo consentito: l’aliquota di Macerata è al 10,60%, la differenza vale duecentomila euro di eventuali maggiori entrate. In questa fase difficile abbiamo deciso di non aggravare ulteriormente le tasse dei contribuenti. Per quanto riguarda la Tari le tariffe sono le stesse del 2021, il percorso di approvazione è complesso, il peg del Cosmari non è ancora stato prodotto e non lo sarà entro la fine dell’anno, lo si attende per maggio, sarà poi vidimato dall’Ata e va inviato all’Arera per l’approvazione per poi ripassare in Consiglio verso giugno. Le tariffe saranno molto probabilmente riviste ed intanto posso dire che le rate saranno quelle di, maggio e di novembre. Infine una puntualizzazione: i coefficienti Tari non sono fissati discrezionalmente dal comune ma sono calcoli eseguiti in base a tabelle di legge. Poi si aggiunge il fatto che la legge ha disposto l’abbattimento del canone per le antenne telefoniche, si passa dal canone libero a 800 euro fissi annui, e per il Comune è un bel danno con le antenne che iniziano a proliferare».
Il tempo per l’assessore di chiudere il suo intervento ed a partire all’attacco è il capogruppo democrat Narciso Ricotta: «Andiamo a votare senza sapere l’importo reale della Tari, l’assessore è soft, io questa rivoluzione del Cosmari non la vedo, mancano il Peg, il direttore e la programmazione, non si sono prese decisioni sulla discarica ed è il regalo, caro sindaco, che le ha fatto l’ex presidente della Provincia Antonio Pettinari.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout