La Tari aumenterà del 7%: «Conguaglio a inizio 2023». Ecco tutte le novità e le spiegazioni dell'assessore Caldarelli

La Tari aumenterà del 7%: «Conguaglio a inizio 2023». Ecco tutte le novità e le spiegazioni dell'assessore Caldarelli
La Tari aumenterà del 7%: «Conguaglio a inizio 2023». Ecco tutte le novità e le spiegazioni dell'assessore Caldarelli
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 3 Giugno 2022, 05:10

MACERATA  - La Tari era già aumentata nell’ultimo biennio e l’incremento del 7% sul conguaglio da pagare ad inizio 2023 non fa che confermare l’incremento dei costi del servizio fornito dal Cosmari che potrebbe avere ulteriori ritocchi anche nei prossimi anni. Marco Caldarelli, assessore comunale ai Tributi, puntualizza come si è giunti alla decisione, poi approvata dal consiglio comunale nei giorni scorsi, che ha dato via libera al piano delle tariffe Tari per il 2022 e per i maceratesi l’incremento sarà di circa il 7%, di cui il 4% relativo al 2021 e un altro 2,88% per il 2022. 


«Partiamo dal fatto che la nostra amministrazione ha solamente attuato e recepito quanto era stato già deciso da chi ci aveva preceduto, ma questo non vuol essere uno scaricabarile o un’accusa sulla precedente amministrazione –ha spiegato l’assessore Caldarelli- solamente perché noi siamo entrati in carica a ottobre 2020 con percorsi che erano stati già individuati sulle tariffe dei rifiuti.

La Tari 2022 si calcola su costi Cosmari più costi Comune del 2020: siccome i costi della tassa del 2021 che avranno effetti poi sul 2023 sono stati decisi prima dell’insediamento della nuova giunta che non aveva poteri di intervento in merito, il primo banco di prova e la prima vera Tari di questa amministrazione potrà essere solo quella del 2024. Semplicemente per chiarire il quadro in cui è maturato questo incremento. Peraltro il Pef del Cosmari che copre gli anni che vanno dal 2022 al 2025 indica costi in crescita anche in futuro. Ricordo che la Tari finanzia integralmente il costo del servizio, quindi raccolta, smaltimento, realizzazione ed esercizio della discarica, a cui si aggiungono i costi di garanzia finanziaria e quelli stimati di chiusura della discarica. Restano esclusi, invece, i costi per i rifiuti speciali che vanno smaltiti attraverso altri soggetti e non attraverso il Cosmari».

Ma vediamo cosa accade per i maceratesi che ricevono a casa la bolletta per pagare la tassa rifiuti che nell’ultimo biennio è risultata a costi invariati mentre in futuro, ad iniziare dal conguaglio di febbraio 2023, vedrà l’incremento del 7%. «I costi Tari 2020 sono stati confermati per il 2021 - prosegue l’assessore ai Tributi - nonostante la Tari si sarebbe già dovuta aumentare, incremento che era di 303mila euro quindi ancora di più rispetto ai 215mila di quest’anno, ma questo non si è riversato in bolletta perché coperto dal cosiddetto fondone covid messo a disposizione dal Comune». 


«La Tari sarebbe già aumentata del 4% lo scorso anno e del 2,88% nel 2022. Quest’anno che il fondone non c’è l’aumento graverà sulle tasche dei cittadini. La tassa viene pagata in due rate, una già scaduta il 2 maggio e l’altra in scadenza il 2 novembre ma entro il 28 febbraio 2023 dovrà essere pagato il conguaglio ed in questo caso si vedrà l’aumento di circa il 7% che, faccio l’esempio di un contribuente che paga 200 euro di Tari, dovrà assorbire un aumento di circa 14 euro. Non si tratta di cifre altissime, però l’aumento ci sarà». 


In consiglio da parte della minoranza c’è stata la richiesta di poter individuare risorse comunali per evitare questo incremento del 7% della tassa rifiuti, strada difficilmente percorribile per il bilancio comunale. «Vorrebbe dire andare a trovare circa 500mila euro, o meglio toglierli da altre voci, - conclude Marco Caldarelli - da parte nostra siamo aperti a proposte ma mi pare difficile riuscirci. Resta il tema dei costi del Cosmari che sono in crescita e che necessitano di un approfondimento perché temi come discarica, raccolta rifiuti, biodigestore e termovalorizzatore devono essere affrontati per cercare di abbattere i costi». 

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