MACERATA - Addio a cessione dei crediti e sconto in fattura per il Superbonus 110%. E subito il cratere sismico va in allarme. Nonostante si vada verso una deroga per la zona colpita dal sisma del 2016, finché imprenditori e proprietari di abitazioni inagibili non avranno la certezza di un occhio di riguardo da parte del governo è difficile dormire sonni tranquilli.
Così è già partito un forte pressing nei confronti soprattutto del commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli affinché intervenga per il cratere e scongiuri il fallimento di migliaia di imprese e il blocco della ricostruzione.
«Mi auguro che Castelli faccia qualcosa - dice Ndricim Popa, rappresentante degli edili in Cna -. È di queste zone e saquali sono i nostri problemi.
I timori
Il timore che la ricostruzione si blocchi è grande, per questo la richiesta al Castelli e al governo è quella di intervenire subito. «Il provvedimento - dice Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato - è incomprensibile. Una doccia fredda per imprese e famiglie. Le aziende si sono mosse seguendo le norme sinora vigenti, effettuando in prospettiva investimenti e assunzioni e prendendo accordi con i committenti per operare garantendo lo sconto in fattura. Ma ora si ritrovano sul groppone un macigno che rischia di affossarli. Preoccupate le famiglie che avevano fatto progetti e investito, chiedendo prestiti bancari con la convinzione di cedere in futuro questi crediti. E altre grandi questioni riguardano la ricostruzione. Cosa succederà agli accolli, che sono in media il 20-30% degli appalti? I committenti non hanno possibilità di pagarli e per le aziende è difficile compensare i crediti».
«Ripristino urggente e inderogabile»
Carlo Resparambia, presidente Ance Macerata attende la riunione di domani e chiede, per il cratere del centro Italia, «il ripristino urgente e inderogabile della misura indispensabile per proseguire nella ricostruzione. A differenza del resto d’Italia, il centro non ha scelto, ma si è trovato costretto a ricostruire un patrimonio edilizio distrutto. L’incentivo era stato introdotto per imprimere una spinta alla ricostruzione, ma lo scenario che si prefigura ora nel cratere è quello di un blocco totale di progetti da depositare e lavori da avviare, perché anche se la detrazione resta, pochi saranno i proprietari che hanno la capienza fiscale per usufruirne. Ci auguriamo un intervento anche in deroga che possa risolvere quello che sarebbe l’ulteriore grave problema per un territorio già penalizzato».