L'allarme dei gestori: «Pienone negli hotel ma pesano i rincari. Lavoratori stagionali introvabili»

L'allarme dei gestori: «Pienone negli hotel ma pesano i rincari. Lavoratori stagionali introvabili»
L'allarme dei gestori: «Pienone negli hotel ma pesano i rincari. Lavoratori stagionali introvabili»
di Riccardo Antonelli
4 Minuti di Lettura
Domenica 17 Luglio 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 08:51

MACERATA - Sarà un’estate da tutto esaurito in molte strutture alberghiere della provincia di Macerata, soprattutto sulla costa. Per ora la stagione sta andando bene dal punto di vista delle presenze, seppur in continua evoluzione: in tanti credono e sperano che sia un agosto da record, ma sono diverse le incognite per gli addetti del settore.

«La stagione sta andando bene – conferma Simone Iualè, titolare dell’hotel La Rosa dei Venti di Monte San Giusto -. Siamo soddisfatti sia delle prenotazioni che delle presenze di luglio e di agosto, un buon giugno ci ha aperto le porte.

Tuttavia, sono vergognosi i rincari, gli aumenti sono voluti e ingiustificati. Si registrano molte difficoltà sul reperimento del personale, ma non voglio essere polemico sul reddito di cittadinanza, il personale non si trova e non voglio entrare in polemica neanche con gli eventuali stipendi perché personalmente non mi riguarda. I miei dipendenti hanno un buon stipendio». 

Covid e viabilità
 

I problemi delle ultime ore, poi, riguardano il fronte Covid e viabilità. «È inaccettabile che tutti gli anni si facciano lavori sulla Superstrada 77, lavori che si potrebbero fare nei mesi in cui il traffico derivato dal turismo non c’è – prosegue Iualè -. Su questo fronte siamo proprio una maglia nera, siamo molto bravi a creare disagi immani. Riguardo al Covid, è una parola che non vogliamo più sentire: questa pandemia ha portato sul lastrico aziende e famiglie. Fortunatamente non abbiamo avuto disdette su questo fronte, oggi il Covid seppur con varianti infinite è un’influenza a tutti gli effetti. Mia nipote si è negativizzata dopo solo due giorni». C’è chi, comunque, ha avuto delle disdette che pesano, specialmente in città come Macerata dove si fa fatica a rimpiazzare le assenze all’ultimo minuto.

«Sicuramente il Covid influisce – afferma convinto Giorgio Pietrella, dell’albergo Arena e hotel Arcadia di Macerata -. Ci sono meno prenotazioni a lungo termine per la paura e qualche disdetta. L’ultimo esempio per un matrimonio su 5 camere prenotate 2 sono state disdette per Covid. Il grosso delle prenotazioni noi lo abbiamo con la stagione lirica, seppur quest’anno con soggiorni appunto più brevi anche per via del calendario che ha subito un cambio di format e che quindi vede i turisti fermarsi magari solo per una notte. Ora abbiamo avanti un agosto importante, in cui subiremo il riflesso della costa da tutto esaurito. Per cui sicuramente siamo ottimisti e cerchiamo di non lamentarci».

Cifre da record per gli alberghi lungo la costa. «In termini di presenze e di richieste siamo a livello delle ultime due stagioni record – dice Alberto Guarducci, de Il Brigantino di Porto Recanati -. Quest’anno le frontiere sono di nuovo aperte, gli italiani hanno ricominciato a viaggiare fuori Italia, ma non molti ancora e con molti disagi legati alle compagnie aeree e comunque vale anche il processo inverso. Nonostante questo, si sono rivisti lo stesso gli stranieri nella nostra riviera. C’è una mole di richiesta sempre più ampia, significa che la Riviera del Conero è sempre più attrattiva e questo forse è l’elemento davvero positivo».
Anche per Guarducci però non è tutto oro quel che luccica.

«Ci sono stati degli aumenti a inizio stagione che abbiamo in parte dovuto riversare sul cliente finale, aumentando i listini. Ora si stanno susseguendo aumenti su aumenti, che ovviamente assorbiamo tutti noi e sono un problema. Mai però come l’aumento dei costi energetici che rischiano di diventare senza esagerazioni insopportabili per strutture come la nostra – avverte Guarducci -. Qualunque attività energivora ha saputo forse riorganizzarsi, anche aumentando i prezzi appunto, quando gli indici di riferimento in inverno erano quintuplicati. Ho come l’impressione che la bolletta di luglio, che insieme a quella di agosto è la più corposa essendo accesi gli impianti di condizionamento, significherà una sorpresa amara per molti miei colleghi che forse sono ancora ignari dell’impennata delle ultime settimane».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA