La nuova scoperta di Santini: «Da Tolentino a Magliano di Tenna, le origini marchigiane dell'allenatore Scaloni»

Lionel Scaloni, allenatore della nazionale argentina
Lionel Scaloni, allenatore della nazionale argentina
di Lolita Falconi
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Sabato 7 Gennaio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 09:03

MACERATA - Tante Marche nella vittoria della nazionale argentina in Qatar. Non solo le doppie origini maceratesi di Lionel Messi (paterne recanatesi e materne settempedane), origini scoperte dal sociologo dell’emigrazione Fiorenzo Santini tant’è che nel marzo del 2022, su sua proposta, è stata conferita proprio a Messi la cittadinanza onoraria di San Severino Marche. Ora, sempre grazie agli studi di Santini, si ricostruisce l’albero genealogico del ct della Nazionale argentina Lionel Scaloni scoprendo, anche in questo caso, le sue doppie origini marchigiane: bisnonno di Magliano di Tenna (Fermo) e bisnonna di Tolentino (Macerata). 

 
Oltre alla Pulga l’altro artefice della vittoria mondiale è stato senz’altro lui, Lionel Scaloni (nato a Pujato il 16 maggio 1978), il creatore della “Scaloneta” mondial.

Lionel ha avuto un’ottima carriera da giocatore culminata con la vittoria del campionato spagnolo nel 2000 con il Deportivo La Coruna (il favoloso Superdepor) ed è passato anche tre anni in Italia con Atalanta e Lazio. Partito in sordina come mister dapprima come semplice vice di Jorge Sampaoli (guarda caso anche lui di origini marchigiane di Potenza Picena), è poi diventato dapprima Ct pro-tempore quindi primo allenatore. La sua prima mossa è stata convincere Lionel Messi a non lasciare la Nazionale e ha creato con lui un connubio indissolubile e vincente.

Un bel personaggio, insomma. Ebbene, era risaputo che anche Scaloni fosse di origini marchigiane, genericamente picene come lo stesso Fiorenzo Santini scrive da anni, ma non era conosciuto il paese esatto da cui partirono i suoi avi. Dopo il 18 dicembre si è scatenata una autentica caccia. Fino alla svolta. «Il dottor Giuseppe Merlini (direttore dell’Archivio storico di San Benedetto ndr.), per intuizione e deduzione, studiando i portali genealogici argentini, ha trovato un Enrico Scaloni nato a Magliano di Tenna il 3 settembre del 1882 ed emigrato a Bahia Blanca nel 1900 - ricostruisce Santini -. Poi il responsabile di sala dell’Archivio di Stato di Ascoli, dottor Giuseppe Dell’Anno, ha trovato tutti i documenti anagrafici e militari relativi ad Enrico Scaloni figlio dei maglianesi Angelo Scaloni e Loreta Rusconi. Altrettanto il solertissimo e bravissimo sindaco di Magliano di Tenna, Pietro Cesetti, ha fatto nei suoi archivi anagrafici cartacei». In questo frangente una troupe di Marche Radio (che cura i servizi per Cnn Argentina) ha fatto uno speciale proprio con il sindaco Cesetti e lo storico Fiorenzo Santini, già su Youtube. 


«Purtroppo però mancava la prova regina ovvero la conferma ufficiale dall’Argentina e dalla famiglia Scaloni che Enrico fosse proprio l’avo di Lionel», prosegue Santini. Grazie al presidente dell’associazione marchigiana di Bahia Blanca, il “fermano” Juan Carlos Paglialunga si è arrivati a chiudere il cerchio. «Infatti un suo contatto ha parlato con il fratello di Scaloni che ha confermato tutto». Il riepilogo della storia della famiglia Scaloni in Argentina è quindi presto fatto. 


La valigia di cartone è quella, appunto, di Enrico Scaloni che arriva a Bahia Blanca nel 1900 e per sposarsi «nel 1905 con Elisa Serani, figlia di Pietro Serrani (con due erre!) e Nazarena Montanari di Tolentino, si sposta a Pujato (Santa Fe). Da questo matrimonio nascono sette figli in dieci anni: cinque femmine (Elminda, Bianchina, Desolina, Elena e Aurelia) e due maschi Angel Scaloni (1907) ed Enrico Scaloni (1916). Angel si sposa a Pujato con Catina Toscanelli e da questo matrimonio nel 1946 nasce Angel Omar Scaloni (padre di Lionel); Angel Omar si sposa a sua volta con Eulalia Marzetti ed hanno tre figli: Mauro Scaloni (1976), Lionel Scaloni (1978) e Corina Scaloni (1996)».

Ulteriore curiosità: Santini ha scritto una mail anche al Comune di Pujato per avere lumi su questa bellissima storia di emigrazione marchigiana (in duecentomila circa hanno lasciato le Marche per l’Argentina in un secolo) scoprendo che il nome del sindaco è Daniel Silvio Quacquarini. «Un cognome assolutamente marchigiano della zona di Serrapetrona», chiosa Santini. E la storia continua ancora...

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