Simonetti scopre le carte: maxi centro commerciale con investimento da 60 milioni di euro. Ecco dove sorgerà e come cambierà la viabilità

Simonetti scopre le carte: maxi centro commerciale con investimento da 60 milioni di euro. Ecco dove sorgerà e come cambierà la viabilità
Simonetti scopre le carte: maxi centro commerciale con investimento da 60 milioni di euro. Ecco dove sorgerà e come cambierà la viabilità
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 03:45

MACERATA  - Un nuovo centro commerciale alle porte di Macerata. Evoluzione degli attuali “mall”, sorgerà a Piediripa, nell’area di via Bramante (la provinciale verso Macerata) tra le due rotatorie, quella della Carrareccia con la strada per Corridonia e quella lungo la provinciale che costituisce l’ingresso verso la zona industriale. Una “enclave” (così l’ha definita il progettista) tra l’incasato della frazione e i capannoni retrostanti. 


Andando verso il capoluogo, si troverà sulla destra ma anche l’area a sinistra (attorno al distributore di benzina) potrà essere utilizzata per un grande parco urbano dove, indicativamente, possono sorgere campi polivalenti per sport, aree giochi, ciclabili. Il centro commerciale si svilupperà su 27.500 mq ed occuperà circa 400 persone. E, a detta degli stessi ideatori, ingloberà altre strutture simili. Il progetto è stato illustrato a Civitanova, nella sede della Simonetti, azienda di arredo casa, bagni ed edilizia. Proprio di Alberto Simonetti è la proprietà di quell’area, acquistata nel 2002. 


Insieme a lui, il progettista, architetto David Raponi dello studio Hov, Mauro Profili, che si occupa dello sviluppo commerciale dell’ipermercato e, in collegamento, l’ingegner Corrado Perugini, che ha curato tutta la parte urbanistica. Ad aprire le porte a questa grande struttura di vendita, il cambiamento nel regolamento regionale di edilizia commerciale. Nell’area, con lottizzazioni che si sono susseguite dal 2004 al 2018, si è ragionato su un gruppo di medie strutture di vendita, le uniche permesse. La liberalizzazione in tal senso per le grandi strutture di vendita ha aperto la strada alla variante urbanistica necessaria per dare il via al progetto. Ma una parte dell’iter necessario (ad esempio la Vas), già è stato fatto, quindi non si riparte da zero. 


Nell’arco di uno e due mesi, la variante approderà nel consiglio comunale di Macerata per la prima lettura.

Poi ci vorranno tra i 60 e i 90 giorni per le osservazioni. Quindi la seconda lettura in aula, l’adozione e, nel terzo passaggio, l’adozione definitiva. Questa avverrà dopo che la Regione avrà dato tutti i pareri necessari dal punto di vista ambientale. Insomma, un anno per completare l’iter burocratico, durante il quale si troveranno e aggregheranno gli investitori (si parla di 60 milioni) per dare il via ai lavori, probabilmente, entro la fine del 2022. Raponi ha illustrato il progetto. L’area su cui sorgerà il centro commerciale è di 27mila metri quadrati. Si svilupperà su tre livelli: interrato (40mila mq di parcheggi), piano terra (galleria commerciale) e primo piano (ristorazione e spazio per eventi live) che si vuole far vivere anche dopo la chiusura dei negozi. Su un’ala ci sarà un grande meeting center. All’esterno altri posti auto per 25mila mq. Complessivamente si parla di 2.600 posti auto. 


La copertura dell’edificio sarà a maglie larghe e ripercorrerà le ondulazioni dello skyline delle colline circostanti. Di fronte, sul lato del borgo di Piediripa, il parco urbano con percorsi ciclopedonali e tra il verde di connessione con l’abitato. La volontà è anche quella di alleggerire e non appesantire il traffico. Tra le due rotatorie della provinciale le corsie diventeranno 4. La rotatoria di accesso alla zona industriale diventerà bretella di collegamento con Valleverde, in modo che il centro commerciale, tutta l’area ma anche Macerata sia più facilmente raggiungibile dall’uscita di Morrovalle per chi proviene da Macerata. E per chi esce dal centro storico, si utilizzi sempre questa rotatoria senza arrivare a quella della Carrareccia, per andare verso il centro commerciale o Civitanova. Infine si pensa ad un servizio di bus navetta continuo tra centro commerciale e centro storico. «Questo – ha detto Raponi – perché il commercio di prossimità e le grandi attività non sono nemiche ma si può attivare un’economia di sussistenza con interscambio. Io penso a questo come ad un progetto di rigenerazione urbana».

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