Lo sfogo del ristoratore Bedini: «Manca il personale, questo è un grande problema. Ma non dite che le paghe sono misere»

Lo sfogo del ristoratore Bedini: «Manca il personale, questo è un grande problema. Ma non dite che le paghe sono misere»
Lo sfogo del ristoratore Bedini: «Manca il personale, questo è un grande problema. Ma non dite che le paghe sono misere»
di Luca Patrassi
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Lunedì 23 Maggio 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 08:57

MACERATA -  Il ritornello è oramai consueto, ma non sempre le chiavi di lettura sono le stesse. Una affermazione che viene fatta spesso, da anni a questa parte, è quella che sostiene che «le aziende non trovano il personale necessario perchè chi prende il reddito di cittadinanza non va certo a lavorare, trovando più remunerativo stare a casa”. L’obiezione più ricorrente è quella per la quale “gli imprenditori non trovano manodopera solo perchè pretendono di pagarla tre-quattro euro lordi all’ora”. 


Il quadro di riferimento è più o meno quello citato, sia sui media tradizionali che sui social.

Il quadro di riferimento in generale è quello citato, poi ci sono varie sfumature applicative, ma la sostanza resta quella. C’è chi però non gradisce simili ricostruzioni e ci mette la faccia, a parlare è Antonino Bedini, già assessore comunale a Potenza Picena e ristorante di lungo corso a Montelupone dove è il titolare della “Taverna dell’Artista”. 


«Cerchiamo personale di sala e di cucina da mesi, finora inutilmente. Sempre però, quando pubblichiamo gli annunci, c’è sempre qualcuno che non ci conosce e dice che bisogna finirla di pagare i giovani 3/4 euro l’ora. Bene, il compenso minimo che diamo a un ragazzo senza alcuna esperienza è di 11/12 euro lorde l’ora, più il pranzo. E’ la tariffa base che applichiamo anche per le assunzioni a chiamata, per un servizio di sei ore, la paga base è di undici/dodici euro lordi l’ora, più appunto il pranzo, La contabilità del locale la gestisce lo studio Sogesa a Piediripa, potete chiedere a loro. Il fatto di non trovare personale potrebbe costringermi a non attivare la prossima estate il servizio in piazzetta all’aperto con una perdita presumibile di fatturato di circa 150mila euro. Nonostante che le retribuzioni siano quelle dette, il personale per la stagione non lo trovo, i motivi non sono quelli che alcuni dicono, vale a dire paghe orarie da miseria, non è così. Ci sono anche quelli che chiedono di non lavorare il sabato o la domenica, che sono gli unici giorni in cui un ristorante lavora. Chi non ha voglia di lavorare, non dica almeno falsità sulle motivazioni di base: alla fine comunque c’è anche chi preferisce andare a lavorare al mare a tre euro l’ora, ma le motivazioni sono diverse da quelle legate alla retribuzioni». 


Bedini le specifica anche, ma il clima è già bollente e non occorre alzare ulteriormente la temperatura. Però, di fondo c’è che il personale per alcuni lavori, specie stagionali, non si trova. Secondo alcuni, appunto, il reddito di cittadinanza avrebbe spazzato via la voglia di lavorare dei giovani che, a parità di retribuzioni, preferiscono restare sul divano di casa, secondo altri alcuni imprenditori vorrebbero lavoratori con paghe da riduzione in schiavitù e secondo altri infine puoi offrire i soldi che vuoi e resta il fatto che c’è chi preferisce restare a casa, a carico della famiglia o dello Stato.

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