Sferisterio pensa in grande, il nuovo direttore artistico Paolo Pinamonti: «Sarà una stagione da ricordare con eventi internazionali»

Sferisterio pensa in grande, il nuovo direttore artistico Pinamonti: «Sarà una grande stagione con eventi internazionali»
Sferisterio pensa in grande, il nuovo direttore artistico Pinamonti: «Sarà una grande stagione con eventi internazionali»
di Luca Patrassi
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Domenica 6 Febbraio 2022, 02:10

MACERATA -  Alla fine si scopre che il nuovo direttore artistico dell’associazione Sferisterio conosce lo Sferisterio forse meglio di tanti maceratesi. Si scopre anche che del nostro territorio conosce anche i luoghi dell’anima, anche quelli che si rincorrono tra Loreto e Recanati, tra devozioni mariane e voglia leopardiana di Infinito. Ieri Paolo Pinamonti, musicologo, docente dell’Ateneo di Venezia, già direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli e del teatro La Fenice di Venezia, si è presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta negli spazi di piazza della Libertà del Centrale Più. 


Introduzione a cura del sovrintendente Luciano Messi, il tempo di osservare che il cartellone della stagione del 2022 sarà presentato ufficialmente ai primi di marzo, poi arriva Pinamonti a tracciare le linee guida del suo triennio da direttore artistico allo Sferisterio. «Un festival come Macerata - dice Pinamonti - necessita di un dialogo tra il grande repertorio e un allargamento dello stesso con elementi di novità che potenzieranno l’offerta».


«Il patrimonio - prosegue - lo si difende non con la riproposizione dei soliti dieci titoli - diversi titoli pucciniani, alcuni verdiani e la Carmen - , certo lo Sferisterio è bellissimo e va sfruttato, ma non basta il grande titolo, occorre recuperare le tradizioni sinfoniche concertistiche, le grandi orchestre e i grandi direttori che pure conoscono l’Arena, così si forma una rete di festival europei.

Il mio progetto punta alla valorizzazione con una molteplicità di iniziative: non esiste solo la musica, ma le musiche diversamente fruibili, penso al ruolo della musica cinematografica, alla popular music di alto livello, ci sono altre musiche altrettanto significative. Bisogna creare appuntamenti importanti, prime esecuzioni assolute che non sono le commissioni d’opera, dobbiamo avere la capacità di recuperare testi di valore usciti dal repertorio, anche all’interno del repertorio versiamo ci sono felici scoperte, ci sono grandi autori. Mi piacerebbe valorizzare il teatro Lauro Rossi per produzioni di teatro barocco». 


Gli obiettivi: «Dopo due anni di pandemia, quest’anno faremo una grande stagione lirico concertistica, vogliamo rilanciare lo Sferisterio con avvenimenti di grande rilievo internazionale attirando quel turismo culturale che a Macerata non è mai venuto. Certo è un progetto che si costruisce nel tempo ma intanto posso dirvi che la stagione 2022 avrà 20-25 serate da metà luglio alla terza settimana di agosto. Grandi cantanti e grandi direttori, poi ci sono i contratti sottoscritti lo scorso anno che voglio rispettare, la serietà delle istituzioni va oltre le persone che le rappresentano al momento». Il futuro dello Sferisterio, lo sguardo di Pinamonti, «ragazzo degli anni Cinquanta», come si definisce, è rivolto anche al passato, alle radici: «Tutta la famiglia di mia madre è di Grottammare». Radici papaline nella città di Sisto V: «Già, mia nonna mi portava a Loreto, con mio padre si andava a Recanati». 


La conoscenza dello Sferisterio risale agli anni Ottanta, «conoscevo le attività del teatro diretto da amici come Orazi, Pizzi, Micheli e Minghetti» rileva Pinamonti che è ben sicuro dell’obiettivo da cogliere: «Faremo una grande stagione». Da un mese a Macerata per lavoro e il tempo di andare a sentire al teatro Lauro Rossi un concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana: «Una realtà molto importante, si sente che è un’orchestra che è cresciuta». Infine un brindisi al termine della conferenza stampa, in attesa della presentazione - annunciata per i primi giorni del prossimo mese di marzo - del cartellone della stagione lirica 2022, stagione sulla quale il direttore artistico Paolo Pinamonti non ha alcun dubbio: «Sarà una grande stagione, sicuramente posso dire che l’impegno ce l’ho messo tutto».

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