Sferisterio, restyling da oltre un milione, appalto in partenza

Sferisterio, restyling da oltre un milione, appalto in partenza
Sferisterio, restyling da oltre un milione, appalto in partenza
di Mauro Giustozzi
4 Minuti di Lettura
Sabato 29 Aprile 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:07

MACERATA  - Progetto esecutivo approvato e adesso via al bando di gara per l’assegnazione dei lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria di Arena Sferisterio e sottopasso di via Diomede Pantaleoni, compreso il cosiddetto “corridoio innocenziano” come futuro spazio espositivo.

Attraverso un’apposita determina il Comune fa partire la procedura che porterà all’assegnazione dell’appalto che ha un importo complessivo di 1,1 milioni, spesa totalmente finanziata dalle risorse assegnate dal Ministero dell’interno nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana al fine di perseguire la valorizzazione e conservazione del patrimonio storico artistico. 

La scelta del contraente è effettuata con procedura aperta tramite la piattaforma telematica messa a disposizione dalla Regione Marche. In precedenza per realizzare l’intervento era stato assegnato un incarico professionale per la redazione del progetto esecutivo e per la direzione dei lavori a un architetto maceratese che ha costituito un’associazione temporanea di professionisti che vede partecipi altri due architetti del capoluogo.

«Per l’Arena Sferisterio utilizzeremo fondi che fanno parte dei venti milioni di euro del piano complessivo di lavori per la rigenerazione urbana, una parte per il centro storico – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi -. Il problema principale che si presenta per lo Sferisterio è quello di risolvere le infiltrazioni di acque meteoriche dalle gradinate che vanno ad allagare il corridoio innocenziano, problema di impermeabilizzazione che riguarda anche il tetto e la facciata, c’è una vecchia infiltrazione che ha macchiato la scritta dei cento consorti. Bisognerà poi fare il controllo delle acque e degli impianti di scarico interni, allaccio al sistema fognario, il superamento di barriere architettoniche relativamente alla necessità di realizzare un ascensore che dalla zona della biglietteria porti, senza impatti visivi, a tutti i livelli di piano dell’arena fino al loggione». 

Quanto ai tempi per realizzare questo intervento sono quelli indicati nel Pnrr: ultimazione entro la primavera del 2026, per cui affidamento dei lavori entro la fine del 2023, lavori da programmare per stralci funzionali anche per non impattare sulle attività che si svolgono durante l’anno allo Sferisterio. «Bisognerà smontare le gradinate per settori: si tratta di togliere le sedute che hanno forato le gradinate e possono aver creato i problemi di infiltrazione, - continua Iommi - rinsaldare gli elementi murari sconnessi e rimettere in opera le pianelle originali, dunque montare e rimontare. In prospettiva il corridoio innocenziano deve essere tutto liberato recuperando gli spazi della ex falegnameria verso la Cocolla e destinandoli a scopi espositivi: è uno spazio simmetrico ma non completato visto che alla Cocolla c’è l’atrio di ingresso ma senza colonnato. Poi riqualificheremo anche il sottopasso pedonale che si trova a fianco dell’arena su via Pantaleoni». 

Intanto muove i primi passi anche l’intervento di restauro dell’ex chiesa di San Rocco che si trova all’angolo tra vicolo Costa e vicolo Monachesi in centro storico, da destinare ad auditorium e “casa della gioventù” previsto nel programma dei lavori pubblici.

L’opera è stata finanziata per un importo di 1,5 milioni con fondi del Pnrr. Attraverso apposita determina il Comune ha «considerato che ai fini degli approfondimenti progettuali si rende necessario procedere previamente alla messa in sicurezza e rimozione dei materiali di risulta interno alla ex Chiesa di San Rocco. A tal fine è stata contattata una ditta la quale si è resa disponibile a eseguire le prestazioni soprarichiamate per l’importo complessivo di 25.903,65 euro».

Si tratta di un primo passaggio funzionale poi alla partenza del progetto di recupero. «L’ex chiesa di San Rocco è attualmente inagibile -conclude l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi- per cui è necessario svuotare l’edificio, metterlo in sicurezza per consentire di effettuare i rilievi metrici e materici per fare poi il progetto di recupero strutturale e funzionale del manufatto. Il progetto prevede due locali da recuperare per attività socio culturali della città al primo piano e piano terra dell’ex chiesa San Rocco». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA