Macerata, sesso con la stagista
di 17 anni: il barista sotto processo

Macerata, sesso con la stagista di 17 anni: il barista sotto processo
di Benedetta Lombo
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Giovedì 18 Aprile 2019, 10:20
MACERATA - Lavoravano entrambi in un bar, lui 43 anni, lei 17 e poco più. Tra i due sarebbe nata una relazione sentimentale diventata ben presto anche fisica. Ora lui è sotto processo per violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e sottrazione consensuale di minorenne. È una vicenda molto delicata quella finita ieri mattina all’attenzione del gup Giovanni Manzoni e del pm Vincenzo Carusi e che probabilmente sarà chiarita nella prossima udienza, fissata a luglio, quando il procedimento sarà discusso in abbreviato.
  
I fatti contestati risalgono ad aprile 2017. All’epoca l’uomo lavorava in un bar fuori provincia come barista. In quello stesso locale aveva iniziato a lavorare come stagista una ragazzina che sarebbe diventata maggiorenne qualche mese dopo. Tra i due era nata una simpatia poi sfociata in una vera e propria relazione, anche sessuale. Il rapporto era stato tenuto nascosto per un po’ di tempo, finché a un familiare della ragazzina i comportamenti della minore apparvero quantomeno sospetti. Quando i sospetti si fecero più importanti il familiare decise di confrontarsi con i genitori della 17enne ed è stato a quel punto che i genitori hanno parlato con la figlia. La ragazzina ha così raccontato tutto riferendo che tra lei e quell’uomo molto più grande di lei, era nata una relazione sentimentale. Un macigno per i genitori che hanno portato la figlia da un ginecologo prima di andare dai carabinieri a sporgere denuncia. La segnalazione è finita sul tavolo del sostituto procuratore Stefania Ciccioli che al termine delle indagini preliminari ha contestato al barista i tre reati: violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e sottrazione consensuale di minorenne. Ieri l’udienza preliminare e l’imputato, difeso dagli avvocati Valeria Attili e Marco Michettoni, ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, per cui il giudizio verrà formulato allo stato degli atti senza integrazioni probatorie e con il vantaggio per l’imputato di poter usufruire dello sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
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