La consegna dell'auto ritarda, sequestra il venditore nell'autosalone. Un 37enne a giudizio

Il Tribunale di Macerata dove si è tenuta l'udienza dal Gup
Il Tribunale di Macerata dove si è tenuta l'udienza dal Gup
di Benedetta Lombo
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Giovedì 19 Novembre 2020, 03:05

MACERATA - Sequestro di persona, lesioni, violenza privata ed estorsione, un 37enne a giudizio. Accusati di spaccio di droga, un 34enne è stato condannato a un anno, assolto un 32enne. La vicenda ieri è finita all’attenzione del gup Claudio Bonifazi e del pubblico ministero Rosanna Buccini. Imputati Salvatore Tringale, 37enne di Porto Recanati, Roberto Petriccone, 32enne di Treia e Andrea Pompei, 34 anni di San Benedetto. 

 

Tringale è accusato di sequestro di persona, lesioni, violenza privata ed estorsione. Secondo l’accusa, il 3 marzo del 2015 in concorso con altre due persone avrebbe trattenuto per circa un’ora nei locali di una concessionaria della provincia il responsabile del settore vendite. Il problema era sorto a seguito di un ritardo nella consegna di una Bmw X5 già promessa a un cliente, il titolare aveva convocato il responsabile delle vendite nella concessionaria e lo aveva aggredito colpendolo con un bastone. La vittima era riuscita a fuggire ma era stato inseguito da Tringale e dagli altri due.

Per questi fatti al 37enne portorecanatese vengono contestati in concorso anche i reati di lesioni, violenza privata ed estorsione. Quest’ultimo reato perché avrebbe costretto con violenza e minaccia un altro dipendente della concessionaria a pagare e ritirare la Bmw per consegnarla alla concessionaria. A Petriccone veniva invece contestato di aver acquistato o comunque ricevuto circa 400 grammi di cocaina che avrebbe poi rivenduto ad altre persone non identificate. Droga acquistata il 21 marzo del 2015 e rivenduta, sempre per la procura, nei giorni successivi. 
 
Infine Pompei, accusato di aver acquistato oltre 10 grammi di cocaina per poi rivenderli. Ieri per Petriccone e Pompei è stato discusso il processo in abbreviato, il primo difeso dall’avvocato Marielvia Valeri è stato assolto (il pm aveva chiesto 4 anni), a Pompei, difeso dall’avvocato Felice Franchi, il giudice Bonifazi ha riconosciuto il V comma, ovvero la lieve entità del fatto in materia di stupefacenti, ed è stato condannato a un anno di reclusione. Tringale, invece, difeso dall’avvocato Gian Luigi Boschi, non aveva richiesto di accedere a riti alternativi ed è stato rinviato a giudizio. Il processo si aprirà a febbraio del 2022.
 

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