L'imprenditore calzaturiero Santoni: «Pronti a dare lavoro ai rifugiati in fuga dall’Ucraina. Sostegno per ripartire»

Giuseppe Santoni
Giuseppe Santoni
di Massimiliano Viti
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Venerdì 25 Marzo 2022, 04:00

MACERATA - «Pronti a dare lavoro ai rifugiati ucraini». Giuseppe Santoni non si tira indietro nelle situazioni di emergenza. Lo ha dimostrato durante la pandemia e si ripete oggi, per aiutare i profughi ucraini a farsi una nuova vita in Italia, nelle Marche, e ad integrarsi nella società. Perché dopo gli aiuti correlati all’emergenza (che non possono durare per sempre) i rifugiati hanno bisogno di pensare al futuro. Un sollievo psicologico dopo le dure settimane trascorse. E il primo passo da fare per chi ha perso tutto, è trovare un lavoro. E l’azienda Santoni si è detta disponibile ad accogliere i rifugiati.  


Ora l’impresa calzaturiera si confronterà con le associazioni umanitarie per sapere quanti sono i rifugiati che vogliono stabilirsi nelle Marche e lavorare nell’azienda di Corridonia.

Ma l’imprenditore non si ferma: «Sto dialogando con la mia rete di contatti nelle Marche, imprenditori amici, autorità e associazioni, in modo che l’impegno della Santoni sia il più possibile vicino alle esigenze della popolazione ucraina che sta arrivando qui nella nostra terra» osserva lo stesso Ceo di Santoni che ha già supportato la popolazione ucraina attraverso una donazione alla Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, unendosi all’appello che Cnmi-Camera Nazionale della Moda Italiana ha rivolto a tutte le aziende associate. «Siamo sconvolti dal conflitto ed intendiamo impegnarci per fare qualcosa di concreto nei confronti dell’emergenza umanitaria che va messa al primo posto a livello globale» è il messaggio dello stesso Santoni che poi prosegue: «Il mondo ha bisogno di pace, equilibrio e stabilità, soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto a causa della pandemia globale». 


«Ogni giorno confido sul fatto che si arrivi presto a mettere fine a questo assurdo conflitto. Per i rifugiati ucraini, persone che improvvisamente hanno perso tutto e si trovano catapultati in una realtà durissima e inaspettata, credo che possa essere motivo di speranza e rassicurazione il fatto di avere non solo un alloggio e un’assistenza per i bisogni primari, ma anche un punto fermo da cui ripartire: un lavoro, una fonte di sostentamento, la possibilità concreta di ripartire».

Anche su questo fronte, così come altre associazioni di altri paesi europei hanno fatto, Cnmi si sta muovendo e l’azienda di moda marchigiana è in contatto per far sì che il progetto di accoglienza all’interno di Santoni diventi presto una realtà. «Santoni è un’azienda che ha creato il suo successo basandosi sulla manifattura, e sono orgoglioso di poter mettere la nostra manifattura al servizio di un fine più ampio» conclude Giuseppe Santoni. L’azienda ha iniziato bene il 2022 e ha buone prospettive nonostante la crisi del mercato russo. Lo sviluppo è focalizzato sull’Asia. In programma l’apertura di boutique in Vietnam e Cambogia, oltre ad un progetto ad Hainan, isola duty-free della Cina.

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