La radiologia va a domicilio, già più di 100 le prestazioni. Il servizio nell’Area Vasta 3

Alessandro Maccioni
Alessandro Maccioni
di Luca Patrassi
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Mercoledì 27 Novembre 2019, 03:30
MACERATA - Servizi sanitari nel territorio, in particolare al domicilio degli utenti più fragili che avranno così modo di essere curati nel loro ambiente familiare e di ricevere le stesse prestazioni che avrebbero avuto dovendosi recare in ospedale. La telemedicina ora consente di usufruire di esami diagnostici nell’ambulatorio del medico di base, in farmacia o al domicilio del paziente con una successiva valutazione dello specialista. 

 

L’evoluzione tecnologica permette oggi di eseguire a casa del paziente gli esami radiologici programmabili agli arti superiori e inferiori, al torace, al bacino, all’anca, alla spalla ed ancora al gomito, polso, ginocchio e caviglia, femore, gamba, omero, avambraccio, mano e piede. Di recente l’Area Vasta 3 si è dotata di un apparecchio portatile per la diagnostica radiologica domiciliare da utilizzare per gli esami a persone fragili al loro domicilio o in una Residenza sanitaria assistita o in un reparto di Cure intermedie. «L’esecuzione delle radiografie nel luogo di residenza del malato – rileva il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni - ha un effetto “rassicurante” e contribuisce a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Negli ultimi decenni la sanità ha avuto e sta avendo una forte attenzione al paziente fragile ed anziano, mettendo in atto una serie di percorsi sanitari rivolti verso il domicilio del paziente, cercando sempre più di curare la persona nel suo ambiente familiare. L’Italia (e le Marche non fanno eccezione) presenta una forte componente di persone anziane, fragili, malati cronici e disabili, e i servizi sanitari stanno evolvendo da una visione ospedalo-centrica ad una visione rivolta sul territorio e sui servizi domiciliari. Lo sviluppo dell’assistenza sanitaria a domicilio è stato anche possibile grazie alla disponibilità di moderne tecnologie che permettono di poter curare il paziente a casa attraverso, per esempio, pompe d’infusione per il rilascio programmato di dosi di farmaci, possibilità di poter sostituire o mettere cateteri venosi che consentono sia terapie endovenose, ma anche una nutrizione artificiale appropriata e bilanciata, nonché eseguire esami. L’obiettivo è quello di portare l’assistenza verso il domicilio del paziente con fragilità e non il paziente nei servizi sanitari, evitando il più possibile spostamenti non appropriati».
L’acquisto è stato finanziato dalla Regione in base al programma di miglioramento e qualificazione dell’assistenza domiciliare e supporto alla telemedicina. L’equipe multidisciplinare che effettua gli esami è composta dai tecnici sanitari di radiologia medica che eseguono l’esame al domicilio del paziente, dai medici che refertano gli esami in ospedale e dai fisici medici che periodicamente effettuano controlli di qualità e radio protezionistici sulle apparecchiature in uso. Assistenza domiciliare ed esami a domicilio ma non per tutti evidentemente: il servizio di radiologia domiciliare è destinato esclusivamente a pazienti per i quali il trasporto in ospedale è oggettivamente difficoltoso: persone affette da patologie polmonari, cardiache, oncologiche, neurologiche, osteoarticolari e per tutte quelle persone disabili con difficoltà di movimento o non deambulanti. La richiesta di esami e assistenza domiciliare deve essere effettuata da parte dei medici di base e dagli specialisti e il costo della prestazione è quello del ticket se dovuto. Dall’avvio ad oggi, il nuovo servizio di radiologia domiciliare in AV3 ha effettuato circa 100 prestazioni presso il domicilio dei pazienti. 
Il servizio è garantito dal lunedì al venerdì nel territorio coperto dall’Av3 e la scelta della zona e l’orario per l’effettuazione della prestazione radiologica dipende sia dal numero delle richieste che dalla loro distribuzione geografica. L’erogazione di prestazioni radiologiche a domicilio significa anche ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso, ai Servizi di Radiologia sia ospedalieri che territoriali e il ricorso a trasporto sanitario. Inoltre questo servizio permette anche di evitare il ricorso al Cup poiché è inserito nell’attività di presa in carico coordinata dall’assistenza domiciliare integrata .
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